Quest'estate come tecnico della Lazio è stato scelto Marcelo Bielsa. Tutto fatto, con il Loco pronto a sbarcare a Roma e mettersi al lavoro per costruire una grande squadra. Poi i primi screzi a distanza con il presidente Claudio Lotito, alcuni botta e risposta riguardo a dettagli sul contratto o sui calciatori su cui puntare. La situazio precipita: l'allenatore argentino non arriverà mai nella capitale.
La società biancoceleste dunque necessita di un nuovo profilo su cui puntare e si decide per lo stesso tecnico che aveva guidato il club nel finale della scorsa stagione, Simone Inzaghi. L'ex attaccante avrebbe dovuto trasferirsi alla Salernitana - altra società di proprietà di Lotito - per fare un campionato intero di esperienza in Serie B, invece viene dirottato - o meglio trattenuto - a Roma. Dopo 88 match alla guida della Primavera della Lazio, la dirigenza decide di affidarsi a lui dopo l'esonero di Stefano Pioli per quel che resta della stagione: in 7 partite arrivano 4 vittorie e 3 sconfitte, non malissimo ma forse è meglio maturare altrove. La questione Bielsa però costringe la società a confermare Inzaghi, con un contratto annuale.
La notizia non viene accolta bene dai tifosi, che contestano il presidente e lo stesso Inzaghi, scettici sul fatto che possa fare bene. Invece tutti i detrattori sono costretti a ricredersi: oltre a risultati e punti - quarto posto a quota 53, a -4 dalla qualificazione al preliminare di Champions League -, la Lazio offre un gioco piacevole e prestazioni di alto livello, con l'unica pecca di fallire i big match. Per lo meno in campionato, perché in Coppa Italia viene eliminata l'Inter dell'ex Pioli a San Siro nei quarti di finale e soprattutto - per i tifosi - la vittoria nel derby d'andata in semifinale per 2-0.
Tra i diversi meriti di Inzaghi c'è anche l'esplosione di alcuni elementi della rosa, su tutti il centrocampista Sergej Milinkovic-Savic ed il centravanti Ciro Immobile, già a quota 18 goal stagionali fra campionato e coppa. Quello che impressiona è anche la capacità di utilizzare diversi moduli di gioco con la stessa efficacia, sintomo di un lavoro accurato e minuzioso di Inzaghi.
Ecco perché Claudio Lotito in primis ha deciso di rompere gli indugi: il nuovo accordo prevede il prolungamento fino al 2019 - attualmente scadrebbe al termine di questa stagione - con adeguamento dell'ingaggio ed inserimento di bonus legati ai risultati. Nel vigente contratto, il rinnovo sarebbe automatico in caso di qualificazione alle coppe europee, ma ora diventa urgente la sottoscrizione di una nuova stipulazione, visto che i risultati raggiunti non sono passati inosservati: si parla di un forte interesse da parte del Villarreal, sempre attento verso profili emergenti.