Un gol per tempo, il classico punteggio all'inglese. La Lazio sbriga senza particolari patemi d'animo la pratica Bologna, saccheggiando lo stadio "Dall'Ara" (ormai divenuto terra di conquista) con un netto e perentorio 2-0. Doppio Immobile, un gol per tempo, il primo di testa ed il secondo in contropiede: 16 gol in campionato, a coronamento di una "Settimana da Dio" per l'attaccantte napoletano, autore del gol vittoria contro l'Udinese ed una delle due reti con cui i biancocelesti hanno morso i cugini giallorossi.

La Lazio di Simone Inzaghi scavalca la sorpresa Atalanta al quarto posto, e continua la sua rincorsa alla terza piazza, valida per la qualificazione ai preliminari di Champions League: il Napoli è lì, distante appena quattro punti, insomma tutto ancora aperto. A Bologna è arrivata la classica prestazione da grande squadra, una vittoria giunta dopo aver giocato novanta minuti di buon calcio, senza soffrire. Terza vittoria consecutiva in campionato e terza gara chiusa a reti inviolate. L'ultima volta che accadeva ciò, era il 2015; da allora i capitolini non erano riusciti più ad ottenere tre vittorie di fila. Il dato interessante riguarda le gare disputate in trasferta, in cui la Lazio ha finalmente trovato la sua dimensione: quella in casa dei felsinei è stata la quarta gara consecutiva vinta da Immobile e compagni lontano dallo Stadio Olimpico.

La Lazio ha dominato in lungo ed in largo il match, salvo soffrire leggermente nella ripresa, sofferenza dovuta ad un calo fisico complice la dura partita disputata mercoledì in Coppa Italia. Una squadra cinica, con Immobile che ha superato il periodo di appannamente delle ultime settimane ed ha ritrovato il giusto feeling con il gol, ma soprattutto solida in difesa. Inzaghi ha lavorato tantissimo sui movimenti difensivi, e sembra poter ottenere finalmente i dividendi sperati. La coppia centrale Hoedt-de Vrij ha trasmesso sicurezza a tutto il reparto, distribuendola ai terzini Basta e Radu che hanno spinto sugli esterni creando più di un grattacapo alla retroguardia avversaria. In netta crescita Parolo, diventato il faro del centrocampo laziale dopo l'infortunio patito da Biglia.

Se proprio si vuol cercare il pelo nell'uovo, il battibecco in campo tra Milinkovic-Savic e Keita è stata l'unica nota stonata della serata. Cose di campo, cose che succedono, un botta e risposta "colorato" sul prato verde tra i due compagni di squadra risolto però senza conseguenze negli spogliatoi. Il tutto nato da un fraintendimento tra i due in un'azione di gioco.

La Lazio sogna in grande, quella appena terminata è stata la settimana della consacrazione. Inzaghi si coccola la sua creatura, ed alza l'asticella dei propri obiettivi: "Stiamo bene, ci stiamo esprimendo su grandi livelli, e non ci poniamo limiti. Ragioniamo partita per partita, siamo tra le prime quattro-cinque del campionato, e contiamo di rimanerci fino alla fine". La rincorsa alla Champions si allarga, e conta una pretendente in più, autoinvitatasi con forza al tavolo delle grandi.