Il finale thriller del Dall'Ara consegna all'Inter tre punti d'oro, conditi dal gol di un protagonista insolito, ma attesissimo: quel Gabriel Barbosa pagato fior di milioni in estate. Proprio in quel Dall'Ara, teatro del primo gol italiano di Ronaldo "il fenomeno", si sblocca il giovane ex Santos, permettendo ai nerazzurri di avere la meglio su un Bologna mai domo. La squadra di Pioli, che dovrà fare a meno di Miranda (diffidato e ammonito quest'oggi), può guardare al big match della settimana prossima  col sorriso e tre punti in più nelle tasche. 

Il ritorno a Bologna di Pioli è accompagnato da numerose defezioni: chi per infortunio (Brozovic) e chi per squalifica (Icardi, Kondogbia). Per un motivo o per l'altro, l'Inter è da reinventare, con un occhio vigile alla sfida del prossimo turno con la Roma di Spalletti.

Per il lunch-match di oggi, il tecnico parmigiano sceglie una difesa a tre composta da Miranda, Murillo e Medel. In mezzo al campo, Gagliardini è affiancato da Joao Mario, che arretra di una decina di metri il suo solito raggio d'azione. Candreva e D'Ambrosio (preferito ad Ansaldi sull'out mancino) presidiano le fasce, mentre Eder e Perisic fanno da sostegno offensivo a Palacio (capitano di giornata).

Roberto Donadoni e i suoi sono alle prese con un periodo estremamente negativo, condito dalla pesante assenza di Mattia Destro in avanti. I rossoblu cercano riscatto e provano a giocarsela con quel 4-3-3 che è ormai un loro marchio di fabbrica. In porta gioca Da Costa, la difesa a quattro è composta da Mbaye, Oikonomou, l'adattato  Torosidis e Masina. In mezzo al campo ci sono Dzemaili, Pulgar e Nagy, mentre in attacco il solito Krejci insieme a Verdi e alla novità Petkovic (preferito a Sadiq e all'opzione Di Francesco con Verdi falso nove).

 

Il primo tempo non è esattamente un tripudio di emozioni. L'Inter gestisce bene il possesso nella prima fase mentre il Bologna si arrocca dietro cercando di pungere in contropiede. La squadra di Pioli, però, non riesce ad alzare i ritmi, concedendo sempre più campo ai padroni di casa. In realtà la prima vera (e unica) palla gol dei 45 minuti iniziali capita sui piedi di Palacio che, dopo un'ottima discesa di Perisic a sinistra, calcia incredibilmente alto a due passi dalla porta. I rossoblu si difendono bene ma in attacco non si vedono mai, fatta eccezione per un paio di conclusioni da fuori ad opera di Dzemaili, Krejci e Nagy. L'Inter finisce per adagiarsi ai ritmi blandi dell'avversario, che finiscono per inibirne l'enorme potenziale offensivo. Detto ciò, il primo tempo si conclude senza particolari sussulti, col duplice fischio dell'arbitro Mazzoleni.

 

La seconda frazione si apre nettamente con un altro spirito. Da parte nerazzurra, c'è la volontà di sbloccare il risultato per dare un senso al big match contro la Roma del prossimo turno; da parte dei rossoblu c'è voglia di interrompere la striscia negativa magari cercando il colpaccio. I ritmi iniziano ad alzarsi e sono proprio i padroni di casa ad avere la prima occasiono con Verdi, che però spara alto da buona posizione dopo un'iniziativa di Petkovic. La risposta dell'Inter è affidata dapprima ad una punizione di Eder (a lato di poco) e poi ad una buona iniziativa di Perisic, prontamente neutralizzata da Da Costa. Al  55' primo cambio per i nerazzurri: Ansaldi sostituisce Murillo, l'Inter cambia modulo e si mette a 4 dietro. Le modifiche di Pioli sembrano dare i frutti sperati visto che Ansaldi appare sin da subito molto mobile sulla fascia sinistra. Tuttavia, al 58', il cross di Candreva arriva dalla fascia opposta, trovando Eder tutto solo a centro area, ma il tiro del brasiliano si spegne tra le braccia dell'estremo difensore rossoblu. Al 62' gran botta da fuori area sempre di Perisic, che si conferma il più pericoloso dei suoi, ma il suo bolide si spegne sopra la traversa. Al 75' Pioli opera due cambi: dentro Banega e Gabriel Barbosa, fuori Palacio e Candreva. I due neoentrati saranno protagonisti sei minuti dopo: grande imbucata di Banega che trova un corridoio che non esiste per D'Ambrosio, il laterale mette al centro per Gabigol che tutto solo spinge in rete il gol dell'1-0. Rete importantissima per l'esterno brasiliano, attesa da tutto l'ambiente e da tutto il mondo Inter. Una liberazione ma al tempo stessa una grandissima gioia per un ragazzo dal futuro più che roseo. Il Bologna torna a vedere le streghe, dopo una partita giocata in maniera attenta e concentrata. La squadra rossoblu cerca il tutto per tutto nei minuti finali, portando molti uomini in area avversaria. Il forcing finale produce la colossale occasione di Torosidis (94') che tutto solo in area spara addosso ad Handanovic in uscita. Il tentativo del greco è l'ultima emozione di un match intenso e logorante, ma alla fine a spuntarla sono i nerazzurri di Pioli.