Grande prova di maturità della Lazio di Simone Inzaghi, che vince in rimonta dopo aver comandato per un'ora, sbattendo contro un super-Skorupski, ed essere finita sotto contro l'Empoli, grazie ad una magia di Krunic. Immobile pareggia dopo pochi secondi, poi un gol rocambolesco di Keita Balde regala i tre punti ai biancocelesti, sempre più lanciati in zona europa. Andiamo a rivivere insieme il match.

Empoli e Lazio in campo per il posticipo della venticinquesima giornata di Serie A: al Castellani, Simone Inzaghi deve dimostrare di poter mantenere il ritmo della zona europa e manda in campo un tridente con Felipe Anderson e Lulic accanto ad Immobile, mentre Milinkovic-Savic è il centrocampista designato per garantire dinamismo.
Dall'altra parte, Giovanni Martusciello vuole allontanare i fantasmi della retrocessione, ancora poco presenti ma comunque in agguato dopo la sconfitta col Crotone. Nel 4-3-1-2, è El Kaddouri ad agire tra le linee dietro Maccarone e Pucciarelli.

Keita Balde sotto il settore dedicato agli ospiti. Fonte foto: sportmediaset.it
Keita Balde sotto il settore dedicato agli ospiti. Fonte foto: sportmediaset.it

Il primo squillo è di Pucciarelli, che col mancino prova il gol dell'anno, al volo, da fuori area. La palla schizza poco oltre l'incrocio, mentre dall'altra parte Immobile non riesce a dare abbastanza forza al suo destro dal limite, facile per Skorupski.
La partita è aperta ma non troppo divertente: le due difese si muovono bene e quasi sempre in anticipo, e gli spazi diventano davvero minimi tanto da una parte quanto dall'altra.
La Lazio però si sveglia dopo il quarto d'ora, con un paio di guizzi di Milinkovic-Savic che spostano l'inerzia della partita: diversi minuti di attacco insistente, ma esclusa una conclusione defilata di Immobile (che trova i pugni di Skorupski) non arrivano pericoli per la squadra di Martusciello.
La manovra biancoceleste continua ad essere avvolgente e - al netto di qualche errore tecnico - Anderson e Lulic arano le fasce ed arrivano con continuità al traversone. I due centrali di casa però si comportano bene e non permettono mai agli avversari di intervenire. Su una rasoiata è Parolo ad arrivare in corsa, toccando appena col sinistro ad incrociare: non abbastanza preciso per trovare l'angolino. La fase di spinta ordinata di Inzaghi funziona, e la partita si accende: Skorupski deve esaltarsi su Immobile e Parolo, e le occasioni si moltiplicano a vista d'occhio.
Alla fine del primo tempo, il conto delle azioni offensive dei laziali arriva a 23, la maggior parte delle quali allontanata dai miracoli del portiere polacco.

Il secondo tempo, a sorpresa, si apre nel segno dell'Empoli: triangolo El Kaddouri-Pucciarelli, gran palla di ritorno per l'ex-Napoli che però strozza troppo la conclusione col destro, rendendola un passaggio per Strakosha.
La Lazio prova a far prevalere la maggior qualità dei suoi interpreti facendo girare continuamente il pallone da una fascia all'altra, ma l'Empoli continua a difendersi bene. E, quando si distraggono i quattro di difesa (come al decimo, sul cross per Milinkovic) c'è sempre super-Skorupski a dire di no.
Poco dopo, però, mentre le squadre si allungano, la chance arriva sul piede di Krunic: il centrocampista di Martusciello può prendere la mira dal limite, e la deviazione di Biglia rischia di ingannare Strakosha. Alla fine, è solo corner.
Ma sono solo le prove generali; minuto 67, Krunic riceve palla sulla trequarti dalla sinistra, la tocca una volta e scarica la fucilata di destro. La distanza è notevole, ma la palla da un bacino al palo e rimane impossibile da toccare per il portiere, insaccandosi in rete. Festa grande tra i toscani, ma non appena le linee si ricompongono, la Lazio riesce a pareggiare: appena un minuto, il tempo di battere il calcio d'inizio, e Parolo mette dentro un cioccolatino di destro verso Ciro Immobile. L'ex-Toro usa benissimo il fisico, riesce a prendere posizione e col destro da due passi batte l'incolpevole Skorupski.

Ciro Immobile in azione. Fonte foto: LaPresse
Ciro Immobile in azione. Fonte foto: LaPresse

Come il sereno dopo un temporale estivo, il copione continua da dove si era interrotto prima del botta e risposta: ospiti ad occupare il campo cercando di avere sempre la palla tra i piedi, padroni di casa ordinati in difesa per poter ripartire rapidamente. Il risultato rimane in bilico, ma a dieci dalla fine si sblocca nel modo più impensabile: una strana carambola parte da Anderson, che crossa dentro dalla destra. Costa allontana male e la palla rimane nel cuore dell'area, davanti al subentrato Keita Balde: mancino a botta sicura che colpisce di nuovo lo sfortunato difensore di casa. La palla sbatte a terra e schizza sotto la traversa prima che Skorupski possa muoversi, è 1-2 al Castellani.

Nel finale la Lazio si trasforma in un fortino: Lucas Biglia continua a recuperare palloni, Inzaghi manda dentro anche Bastos per aggiungere centimetri, e l'Empoli non riesce a rendersi pericoloso coi lanci lunghi: al triplice fischio di Rizzoli è 1-2, coi tre punti in tasca ai biancocelesti, per una notte al quinto posto in classifica.