L'eroe del momento, dopo i quattro goal a Pescara, non poteva che essere Marco Parolo, rivitalizzato grazie a Simone Inzaghi e diventato perno insostituibile della sua Lazio. Giocatore duttile, che non disdegna la battaglia in mezzo al campo, l'ex Parma è finalmente tornato al gol dopo un lungo periodo di magra, confermandosi come una delle mezz'ali di inserimento più forti della nostra serie A.
Intervistato in esclusiva dalla Gazzetta dello Sport, Parolo ha parlato di sé e della sua Lazio, partendo inevitabilmente dal poker pescarese: "Il poker mi è costato caro, ho dovuto portare i ragazzi fuori a cena., starò attento a non ripetermi. (Sorride, ndr). Tra di noi si è creata subito un'alchimia, i risultati sono figli dell'armonia, giunta grazie al lavoro di Inzaghi, che ha saputo gestire il gruppo ed i nostri stati d'animo".
Parole al miele, dunque, per il proprio allenatore, vero e primo artefice del successo biancoceleste. "Dobbiamo migliorare ancora tanto - continua Parolo - soprattutto nella gestione delle partite. A Pescara abbiamo avuto un vuoto prima di dilagare. Ma era accaduto qualcosa di simile anche a Genova, con la Samp e poi con Fiorentina ed Inter. E' questo l'ultimo gradino che dobbiamo salire".
Passaggio obbligato, la sfida contro il Milan, contro un collettivo voglioso di vincere ancora: "I big match ci esaltano, a questo punto della stagione diventano decisivi". Decisivi un po' come la doppia sfida in Coppa Italia contro la Roma, un derby infuocato e che promette scintille: "Prima della Roma abbiamo tre delicate sfide in campionato. Sarà per noi l'occasione di dimostrare che siamo maturati rispetto alla gara dell'andata". Parolo lancia, dunque, la sfida, le prossime avversarie sono avvisate.