Milan batte Bologna. Tutto normale, se non fosse che la squadra di Montella ha sfoderato una prestazione al di fuori di ogni previsione. In 9 contro 11, il Diavolo è riuscito a violare il Dall'Ara con una magia di Deulofeu trasformata da Pasalic.
Al piccolo trotto, il Milan si mette al lavoro. Possesso palla prolungato per i ragazzi di Montella, con molti palloni smistati da Locatelli per far carburare le corsie esterne. Si punta soprattutto la catena di destra, con la spinta costante di Abate e le sterzate interne di Suso. Eppure la prima grande occasione si consuma sulla fascia mancina: dalle retrovie sventaglia Paletta, Deulofeu attacca Krafth alle spalle. Leggerezza del difensore che spiana la strada all'ex Everton. Da Costa spegne l'allarme, ma il Bologna trema sulla ribattuta vicina di Pasalic che sorvola di nulla la traversa. I rossoneri puntano sulla freschezza e sull'agilità dei suoi effettivi. Tante trame imbastite al limite dell'area, tanti cross e calci d'angolo. Ma i rossoblù si chiudono a riccio e ripartono con le frecce Krejci e Verdi. Proprio quest'ultimo - al 16' - riceve la sfera e sprigiona il sinistro rasoterra, controllato senza patemi da Donnarumma. Un battibecco tra Paletta e Mbaye costa il giallo ad entrambi, tre minuti più tardi - 21' - Krejci confeziona un occasione maiuscola. Slalom gigante del ceco che supera di forza Paletta, ma si allunga esageratamente il pallone e va in rotta di collisione con Donnarumma, bravo ed astuto nell' uscita.
I padroni di casa crescono d'intensità, alzano il baricentro e sentenziano. Al 30', Dzemaili agisce da boa per favorire il lavoro di Verdi che scocca un tiro velenoso; Donnarumma non trattiene, ma chiude in qualche modo. Romagnoli accusa dolore al flessore, lo rimpiazza Zapata, ma il problema più evidente arriva al 37'. Dzemaili converge centralmente, Paletta si frappone tra il centrocampista e la palla e - secondo Doveri - lo sposta con il ginocchio. Fallo e secondo giallo per il centrale che prende la via degli spogliatoi e lascia la squadra in inferiorità numerica. In 10, Locatelli scala e riempie il vuoto lasciato dietro. Il Bologna tenta il forcing negli ultimi 5 minuti; Krejci schiaccia eccessivamente di testa, Dzemaili ovatta troppo la conclusione, Gastaldello - poi - si becca il giallo. Nulla di fatto, consegnato alla storia il primo tempo.
Gustavo Gomez rileva Locatelli, il Milan decide per il difensore di ruolo. La seconda frazione disegna una gara dai toni alti, con diversi contatti decisi. Verdi si becca il giallo - steso Vangioni - stessa sorte per Kucka, duro su Dzemaili. Iniziano a fioccare le occasioni; Nagy accoglie il servizio di Krejci, ma guadagna solo corner, Deulofeu scherza con la difesa del Bologna e trova Da Costa sul proprio tentativo. Kucka viene sanzionato al 7' e al 14' cade nella fitta ragnatela eretta da Nagy. Doppio passo in velocità e contatto, secondo giallo e Milan addirittura in 9'. Primo giro di cambi: Poli per Bacca, Petkovic per Gastaldello. Ma i felsinei fiutano l'odore del sangue, vogliono il bottino grosso e lo accerezzano al 20'. Dzemaili monopolizza la corsia di sinistra, rasoterra a pescare Krejci che impatta a colpo sicuro, ma trova un enorme Donnarumma a sbarragli la strada. Il Milan si abbottona, si copre, vuole il pareggio. Eppure non ha fatto i conti con l'oste, nelle vesti di Deulofeu. Il 7 inizia da qui il suo personale match. Al 24' orchestra il contropiede, serve al momento giusto Pasalic che non sentenzia davanti a Da Costa. Sul corner seguente, traiettoria a rientrare dell'ex Everton che sbatte sulla traversa e torna in campo.
Un solo uomo - però - non può arginare la truppa rossoblù. Verdi e Krejci hanno fame, Destro voglia di riscatto. L'ex della gara prima impatta - senza fortuna -un cross dalla destra, poi serve un cioccolatino a Destro, incapace di siglare il gol del vantaggio. Il Bologna spende le ultime due sostituzioni (Torosidis per Maietta, Viviani per Pulgar), il Milan elemosina ossigeno. In 9, senza cambi e con un Poli dolorante sul rettangolo di gioco. Gli ultimi dieci minuti sono un western diretto da Sergio Leone, interpretato da Verdi e Deulofeu. Il trequartista rossoblù spara due volte - sinistro a giro che lambisce il palo, punizione magistrale appena sopra la traversa - lo spagnolo compie l'omicidio più efferato. Ubriaca Maietta sulla destra, corre parallelamente alla linea di fondo, tunnel favoloso a Gastaldello ed assist da copertina per Pasalic. I 5 minuti di recupero non smuovono nulla, i rossoneri volano a 40 punti e tornano in corsa per l'Europa, Bologna ancorato al 13° posto