Guardare a sé stessi, senza pensare al passato oppure al futuro. Testa al Pescara, quindi, per la Lazio di Simone Inzaghi, che tiene sulla corda i suoi dopo la brillante vittoria di San Siro. Fisiologico, forse, un rilassamento mentale, che il tecnico vuole evitare in vista della trasferta sul campo dell'ultima della classe in Serie A, il Pescara di Massimo Oddo. Abruzzesi ancora a secco di vittorie, che proveranno a mettere sotto i capitolini. Inzaghi lo sa e prova così a tenere sul pezzo i suoi.
"Domani a livello di concentrazione mentale dovremo essere sul pezzo più di San Siro. Affrontiamo una squadra che giocava un buon calcio, che ha una classifica bugiarda, la squadra si è rinforzata a gennaio. Ho chiesto di approcciare nel modo giusto, altrimenti si potrebbe prospettare una partita insidiosa. A Pescara è un match sentito, Oddo è un amico preparato".
Una sfida che arriva dopo il successo di martedì a San Siro, importantissimo per riscattare la sconfitta di sabato contro il Chievo: "Speravo di andare avanti, volevo la semifinale, è una competizione importante per noi, abbiamo fatto una grandissima partita, ce la giocheremo con la Roma nel migliore dei modi. Ma manca un mese, normale che se ne parli, so quanto ci tiene la gente. Ma pensiamo solo al Pescara ora".
Una affermazione che ha dato alla Lazio una nuova consapevolezza di sé stessa: "Che Lazio vedo? La vedo in alto, va a vincere in casa della squadra più in forma nel momento d'Europa. Abbiamo vinto meritatamente. Normale che nel cammino ci sia qualche inciampo, ma è stato casuale col Chievo. Siamo stati bravi a ricompattarci e a giocare un ottimo calcio e a prendere la qualificazione".
Dopo essersi aggregato al gruppo, in settimana, Keita è pronto a tornare protagonista anche in campo dopo la parentesi in Coppa d'Africa. Questa l'analisi del tecnico: "E' tornato molto bene, ha fatto 3 allenamenti nel migliore dei modi, mi è piaciuto, può giocare dall'inizio o entrare dopo. Dovrò valutare il recupero degli altri che hanno speso tanto. Farò qualche cambio, abbiamo faticato tanto, ma la squadra è in salute e vogliamo riprendere il cammino dopo il Chievo. Keita è un 95, anche lui essendo così giovane ha ancora margini di miglioramento, è un giocatore importantissimo che può migliorare ancora tanto e che personalmente vorrei allenare anche in futuro. Normale che ci siano altre dinamiche, ma lui può spostare equilibri della partita ed è difficile trovarli in giro".
In vista della trasferta dell'Adriatico, successivamente, il tecnico ha fatto il punto della situazione sugli acciaccati De Vrij e Milinkovic, oltre a parlare delle possibilità di vedere Murgia: "De Vrij era un po' affaticato e abbiamo concesso un giorno di riposo in più. Sta bene, è disponibile e vedremo se giocherà o no. Sergej sta bene, giocherà sicuramente dall'inizio, è un po' più fresco rispetto agli altri che ha riposato a San Siro. Mi aspettavo una buona prestazione di Murgia, è normale dover fare delle scelte. Davanti a lui ha giocatori importanti, gli altri stanno facendo bene e non hanno mai deluso. Ma Murgia ha sempre dimostrato di starci alla grande. Da qui in avanti ha altre opportunità. Risposo per Parolo e Lulic? Dovrò valutare, vedrò attentamente i dati, parlerò con i ragazzi e deciderò. Hanno sempre giocato, possono star fuori o giocare entrambi. Ho delle idee, ma dovranno essere rafforzati con i dati delle ultime sedute".
Infine, sul tipo di gara che si aspetta, Inzaghi chiosa così: "Il Pescara ha cambiato spesso, dovremo avere l'approccio giusto. Sarà difficile, dovremo essere bravi a fare la partita e a concedere poco, sono bravi nelle ripartenze".