"Cosa ci giochiamo? I tre punti come tutte le altre ma sappiamo che può valere anche di piu' per quanto è sentita e cosa rappresenta. Non a caso si chiama il derby d'Italia ma ci siamo preparati bene".

Stefano Pioli carica l'ambiente neroazzurro all'anti-vigilia della difficilissima trasferta dello Juventus Stadium, dove l'Inter affronterà la Juventus di Massimiliano Allegri per testare le sue velleità di rimonta ai danni di Roma e Napoli. Il tecnico degli ospiti si è presentato quest'oggi nella classica conferenza stampa pre gara, analizzando così i temi tattici a quarantottore dal fischio d'inizio. 

"Contenere l'impeto iniziale? Anche ma non solo quello, ha dei numeri importanti nei primi 20 minuti, sarà importante approcciare bene, con efficacia i primi minuti, è la squadra che segna di piu' nei primi minuti, noi segniamo negli ultimi ma puntiamo a un risultato positivo. Credo cercheranno di sfondare centralmente ma le fasce sono sempre una zona importante. Abbiamo ottimi numeri sulle fasce, chi avrà la meglio potrebbe avere un vantaggio. Ma i gol si fanno centralmente. Se firmo per il pari? Daremo il massimo per vincere". 

Si passa anche all'analisi di quella che potrà essere la marcatura per Dybala o per Higuain, anche se Pioli guarda ad ampio raggio: "La Juve dà pochi punti di riferimento, solo bravi a muoversi tutti, dovremo fare della compattezza e dell'attenzione la nostra partita, stare attenti, curare i particolari e le distanze. Gli equilibri saranno molto importanti per contrastare gli avversari e avere situazioni positive. Dobbiamo essere efficaci, essere squadra, non è importante il singolo. Sappiamo che quando giochiamo con intensità, ritmo e velocità con il lavoro di tutti possiamo essere forti. Abbiamo preso un'altra buona lezione martedì e ora siamo ancora piu' consapevoli di quello che dobbiamo fare".

Occhio a quei due - Foto Getty Images
Occhio a quei due - Foto Getty Images

Si guarda, inoltre, al cambiamento tattico effettuato nelle ultime gare da Allegri, che può rendere ancor più imprevedibile le scelte, e di conseguenza le contromisure da adottare, per l'Inter: "No la Juve è forte, lo dicono i numeri e i risultati, la mentalità, i giocatori, l'allenatore, la piu' forte d'Italia ma siamo tra le squadre che possono metterla in difficoltà. Cosa cambia rispetto all'andata? Ogni partita fa storia a sé ma l'atteggiamento di andata è stato giusto, ha giocato con intensità e anche domenica dovrà fare così". 

Nel processo di crescita che sta avendo la squadra con l'ex laziale alla guida, la sfida dello Stadium può rappresentare un banco di prova ulteriore per capire a che punto si trova l'Inter. Condivide, questo pensiero, il tecnico, che prosegue così: "Domenica capiremo le distanze che ci sono. Abbiamo corso ma anche le altre, sarà una bella sfida. Quanto condizionerà il risultato? Pensiamo solo a prepararci e alla fine vedremo cosa avremo ottenuto. Siamo in una posizione in cui ogni vittoria ci darebbe piu' fiducia e forza e ogni passo falso ci allontana dall'obiettivo ma non sarà una partita decisiva per nessuno".

Inoltre, il tecnico ritorna sulla sconfitta di martedì in coppa contro la Lazio, analizzandola così: "La prestazione ci ha fatto capire cosa ci dà vantaggi giocando in un certo modo e cosa ci dà invece uno svantaggio. Se perdiamo le distanze e siamo poco lucidi prendiamo dei rischi. Ma abbiamo fatto vedere anche lì di essere vivi e saper mettere tanto cuore che ci servirà domenica sera".

L'Inter si affida alla buona vena di Icardi contro la Juve - Foto Gazzetta dello Sport
L'Inter si affida alla buona vena di Icardi contro la Juve - Foto Gazzetta dello Sport

Guardando successivamente, singolarmente, a tutti i protagonisti che avrà a disposizione, Pioli pungola l'ego dei suoi giocatori provando a caricarli così: "E' l'occasione per tutti di dimostrare di essere una squadra di un certo livello, anche chi entra dalla panchina cercherà di dare il massimo per essere all'altezza di una squadra molto forte. La squadra ha valore, io ho aiutato a pensare positivo, ho dato fiducia ottenendo grande disponibilità".

Infine, una battuta sul fatto che non ha mai battuto la Juventus da allenatore: "Non ho mai allenato l'Inter!".