La Lazio supera l'Inter in Coppa Italia e conquista un posto nelle semifinali, attendendo di sapere il risultato di Roma e Cesena, che questa sera si giocheranno le proprie chances nel match dell'Olimpico. Trascinata da un Felipe Anderson in forma smagliante, imprendibile e spesso presentatosi davanti ad Handanovic, le Aquile hanno disputato un grandissimo primo tempo, calando lentamente verso il finale, quando è stata l'inter a tentare l'assalto degli ultimi minuti, alla disperata ricerca del pari.
Scesa in campo con il più classico dei 4-3-3, la squadra di Inzaghi ha subito tenuto bene il campo, tagliando verticalmente la zona centrale dei padroni di casa, che hanno spesso sofferto le incursioni di Anderson e le galoppate di Lulic, apparso ispiratissimo nel suo vecchio ruolo di esterno. A differenza di Joao Mario, poi, Banega non è riuscito a sostenere la doppia fase, mettendosi in evidenza durante la trazione offensiva ma peccando in quella difensiva. A questo, si è aggiunta nella serata di ieri sera la "vocazione offensiva" di Brozovic, che ha spesso lasciato solo Kondogbia contro gli indiavolati ragazzi di Inzaghi.
Tale atteggiamento, cambiato poi in corsa da mister Pioli, ha di fatto favorito moltissimo gli ospiti, passati in vantaggio già al 20' grazie ad una diagonale perfetta di Anderson, che corre in area e stacca precisamente, battendo Handanovic e sorprendendo la difesa interista. E' il momento migliore per la Lazio, praticamente dilagante e sempre precisa al momento di proporre un calcio verticale e preciso, che porta spesso gli attaccanti biancocelesti a tu per tu con il portiere interista: alla mezz'ora manda altissimo Immobile, due minuti dopo è invece miracoloso il portiere Handanovic, su Anderson.
Nella ripresa, dopo l'ennesima palla-gol ospite fumata da Parolo, la Lazio bissa il successo, grazie ad un precisissimo calcio di rigore messo a segno da Lucas Biglia. I ragazzi di Inzaghi sono arrembanti ma, dopo un'altra palla gol mancata da Anderson al 65', poco lucidi mentalmente, atteggiamento che li porta a scemare verso il finale di partita, dove è l'Inter a premere e a segnare con Brozovic, al minuto numero ottantaquattro. L'assedio finale dei nerazzurri spaventa Inzaghi, che alla fine può però sorridere.
Una sfida di coppa, che regala dunque tante cose positive alla Lazio, brava a riprendersi dopo la doppia sconfitta in campionato e lucida nell'affrontare un avversario lanciato, un'Inter praticamente in forma smagliante. Inzaghi però, per tentare una difficile rincorsa in campionato, ci sono alcuni aspetti da limare, su tutti la poca lucidità sotto porta degli attaccanti. Passino gli errori di Parolo, non propriamente un bomber, o di Anderson, comunque in gol, meno "sopportabili" quelli di Immobile. Certo, l'ex attaccante del Torino è il centravanti che più si muove, in Serie A, ma sfruttare il ragazzo prevalentemente per far salire la squadra potrebbe costare caro alla Lazio, che in momenti topici si ritroverebbe priva di quel gol capace di incanalare positivamente le sfide più delicate.