Chi si ferma è perduto. Sembra essere questo il motto di casa Inter, a poche ore dal match contro il Pescara, che potrebbe regalare non solo la settima vittoria consecutiva in Serie A ma anche maggiore fiducia prima dell'impegnativa settimana che porterà alle sfide con Lazio (Coppa Italia) e Juve.

Guai però a sottovalutare l'avversario, il Pescara di Oddo non sembra certo una squadra imbattibile ma il campionato italiano è ricco di sorprese e la mancanza di concentrazione si rivela sempre fatale. 

PIOLI- Il tecnico neroazzurro infatti tiene sul pezzo i suoi: "Ogni partita è importante per la nostra crescita, per la classifica e per le ambizioni. Ci aspetta una settimana intensa, stimolante e motivante ma siamo concentrati solo sulla prossima gara, sul nostro campionato, sulla nostra classifica e la nostra voglia di continuare questa striscia positiva. A Palermo abbiamo avuto una lezione positiva di quello che ci aspetta sabato, dovevamo vincere facilmente e non è andata così. Sappiamo quello a cui andiamo incontro". 

PROBABILI FORMAZIONI- Ecco perché, nonostante qualche ritocco in difesa, obbligato, la formazione non dovrebbe cambiare poi troppo. Pioli è pronto a schierare nuovamente un 4-2-3-1 con Santon a sostituire lo squalificato Ansaldi, Medel al posto di Miranda e Murillo sulla via del recupero dopo il virus influenzale; centrocampo invece consueto, con Kondogbia ancora dalla panchina per via della diffida, e un attacco con tutti i suoi massimi esponenti. 

 

STATISTICHE- L'Inter ha vinto tutti gli ultimi sette incontri con il Pescara, perdendo una sola volta in tutta la sua storia. Vincitrice delle ultime sei partite del campionato corrente, l'Inter ha anche subito solo 2 gol negli ultimi match, vincendo quattro volte pur partendo da una situazione di svantaggio e segnando sempre molto nell'ultimo quarto d'ora. Maggior marcatore, anche contro il Pescara, è Mauro Icardi, attuale capocannoniere del campionato. 

Attenzione massima quindi questa sera perché il Pescara non renderà la vita facile all'Inter. I nerazzurri dal canto loro dovranno giocare con la stessa grinta delle ultime partite, sapendo che l'Europa è ancora possibile, a patto di un cammino senza macchia. Chi si ferma è perduto, quindi.