Un successo di misura - a firma Joao Mario - per dare ulteriore forza alla lunga rincorsa. L'Inter vince e mantiene intatte speranze di rientro, il terzo posto è obiettivo tangibile. Pioli si gode il momento e il giorno dopo è ricco di buoni propositi. Il tecnico interviene nel corso della trasmissione Radio Anch'io lo Sport - in onda su Radio Uno - e traccia un bilancio attuale per poi volgere lo sguardo ai prossimi impegni.
Emerge, nell'Inter di Pioli, una sensazione d'insieme. La squadra procede nella medesima direzione, l'individuo cede il passo al gruppo. Restano alcuni aspetti da rifinire, ma la base è solida, specie a livello mentale. Le scorie del recente passato sono solo un ricordo, ora si può lavorare sull'aspetto tecnico, dopo un'attenta ricostruzione di fiducia e autostima.
“Io credo che ho a disposizione giocatori di talento e qualità assoluta. Ne abbiamo tanti, tutti hanno capito che bisogna sacrificarsi, giocare da squadra. Abbiamo qualità per giocare un buon calcio, lo stiamo facendo, possiamo migliorare nella circolazione della palla e nell’essere più imprevedibili. Quando c’è la disponibilità, la strada è ben indirizzata. Vogliamo continuare a insistere”.
Nella gestione Pioli prevale certamente il segno "+", ma l'ex guida della Lazio non cede ad affrettati giudizi, importante fissare l'attenzione sulle prossime uscite, l'Inter è ancora in ritardo rispetto alla concorrenza e non può permettersi di rallentare l'andatura.
“I voti li lascio a voi. Noi però sappiamo che abbiamo cominciato un percorso che finisce a maggio. Siamo in ritardo e sappiamo la qualità di chi ci precede. Dobbiamo continuare e allenarci bene per la prossima partita, dobbiamo provare a vincerne più possibile. Poi tireremo le somme e daremo le valutazioni”.
Suning osserva a distanza, ma l'impronta è chiara. Investimenti pesanti per restituire all'Inter la sua nobiltà. Il sogno di una rosa stellare non deve però distogliere dal quotidiano, il pensiero - normale - del tifoso non deve inficiare il rendimento. La squadra deve svolgere al massimo le mansioni di campo, senza cullare propositi di gloria dando credito alle voci riportate dalla stampa sportiva.
“Ci responsabilizza e ci fa sentire che l’Inter ha un progetto importante, ci sprona e stimola. Io credo che sia normale per i tifosi e i media parlare del nostro futuro, noi dobbiamo essere concentrati solo sulle cose che possiamo controllare, il nostro presente e le nostre prestazioni. Giocando bene possiamo portare a casa il risultato, la proprietà è importante, ci supporta e ci sostiene. L’Inter avrà un ottimo futuro”.
Giovani, italiani e forti. Pioli riassume un concetto chiave. Gagliardini è un innesto di qualità, con valori di primo livello. Un esempio del futuro modo di operare del club. L'intento è netto, ridare un'anima all'Inter, riportare nel gruppo uno zoccolo duro proveniente dallo stivale.
Nessuna novità, invece, sul fronte offensivo. Il tecnico incorona Icardi, tende la mano a Gabigol ed elogia Eder e Palacio, preziose alternative nello scacchiere nerazzurro.
“Il fatto di cercare di avere giovani italiani e forti, per creare uno zoccolo italiano che dia ancora più identità è un obiettivo. L’inserimento di Gagliardini va in questa direzione, è un giovane di grandissima prospettiva e talento. E’ un obiettivo per costruire un futuro più solido. Noi abbiamo dato le nostre indicazioni nelle riunioni, sia io che Ausilio abbiamo messo sul tavolo i nostri nomi e Gagliardini era uno di questi. Un centravanti da affiancare a Icardi? Icardi diventerà sempre più forte ma io sono contento di avere giocatori come Palacio ed Eder che possono darci supporto in fase offensiva. Gabigol? Non l’ho citato perché non è un centravanti. Posso dire che è cresciuto tanto, sta lavorando molto bene, ha sicuramente dei colpi, viene da un paese molto lontano, ha una mentalità calcistica molto diversa, si sta adattando, potrà essere un giocatore molto importante per il futuro”
La prossima settimana è in programma il quarto di Coppa Italia con la Lazio. Dopo la prematura uscita europea, fondamentale interpretare correttamente la competizione. Successo ai supplementari con il Bologna, ora esame biancoceleste. Nuovo tuffo nel passato per Pioli, pronto ad onorare la coppa nazionale, senza tuttavia dimenticare il difficile compito che attende la squadra nella massima serie.
“E’ un obiettivo sicuramente, va inserito nelle nostre partite di campionato, perché ci vede di grande rincorsa. Ma affrontiamo la Coppa Italia con grande serietà e ambizione. Con 4 partite fatte bene si può raggiungere la finale, l’Inter deve partecipare per vincere, fa parte della sua storia e del suo presente. Adesso affrontiamo la Lazio ma faremo di tutto per raggiungere la semifinale”.
Ampia margherita di scelta per Pioli, occasione per estrarre il massimo da ogni profilo. Ieri, alternanza in mezzo, frutti pesanti, tre punti d'oro. Joao Mario a indirizzare la sfida. In questo senso, decisiva la disponibilità, un passo indietro per conquistare risultati di prestigio.
“Avere competizione tra grandi giocatori è il massimo. E’ una lotta fatta di rispetto, così la squadra può avere risultati importanti. Spesso le partite si cambiano con gli inserimenti, con giocatori di caratteristiche diverse. Mantenendo questo atteggiamento di disponibilità, mettendo da parte l’io, si possono creare risultati importanti”.
Il discorso Scudetto è al momento prematuro. La Juventus ha qualcosa in più, la Roma non brilla ma vince, il Napoli gioca un calcio spettacolare. L'Inter deve quindi continuare il cammino, senza tracciare tabelle ricche di illusione. Una partita dopo l'altra, a maggio la sentenza.
“Le prime tre stanno facendo numeri straordinari. Juve, Roma e Napoli sono le più accreditate, il campionato è tirato e sarà bello da seguire per i tifosi”.