Serie A: giro di boa. Il titolo della giornata numero 20 non può che essere questo: siamo già arrivati nel girone di ritorno, dove tante squadre dovranno ripetere quanto fatto nei primi 19 matchday. E' il caso della Lazio, una delle squadre più belle e divertenti del campionato sinora, che ha anche chiuso con la vittoria sul Crotone per 1-0.
Ma anche gli avversari dell'Atalanta, i prossimi, guidati dal maestro di calcio Gasperini, devono riprendere a marciare. Eliminati dalla Juventus - peraltro, prossima avversaria dei biancocelesti - in Coppa Italia, i nerazzurri avranno voglia di ripetersi in bene e non in male come fu invece all'andata, quando vennero battuti per 4-2. Alla vigilia della rivincita, il tecnico capitolino in conferenza stampa ha rilasciato una serie di dichiarazioni: riviviamole. Si comincia con la più classica delle analisi di fine girone: "Abbiamo fatto un grande girone d'andata, è stato bellissimo. Però l'ho già detto, il difficile arriva ora, né noi né l'Atalanta saremo più sorprese. Dovremo lavorare ancora meglio, si può migliorare, abbiamo perso contro squadre che sono state costruite per essere lì dall'inizio e sono pari a noi in classifica. Abbiamo commesso qualche errore, con il Crotone abbiamo fatto bene, ma abbiamo fatto un paio di errori che contro Juve o Napoli sarebbero stati fatali. Dobbiamo mantenere la classifica".
Focus sugli oppositori: si tratta di scontro diretto. Ma anche un retroscena su un incontro con l'allenatore avversario e l'atteggiamento da tenere durante il match: "Se fosse la quinta o la sesta di campionato sarebbe un discorso, ma siamo alla fine dell'andata: è un vero e proprio scontro diretto. La classifica dice che è uno scontro al vertice, conosco Gasperini, ci ho parlato quest'estate ad Amalfi, è un tecnico preparato, farà di tutto per complicarci la vita. Sono fiducioso, voglio un gruppo compatto, voglio tanto da chi parte dall'inizio e da chi parte dalla panchina così come successo domenica scorsa. Affronteremo il match in modo intenso, come l'Atalanta. Hanno dato fastidio a tutti, ci siamo preparati bene".
L'atteggiamento di Luis Alberto ha convinto nello scorso turno: adesso ci sarà maggiore spazio per lui, dopo un avvio da desaparecido. Lo spirito fa tanto: "È un giocatore di grandissima qualità, è arrivato qui senza fare la preparazione, veniva da un altro campionato, ha cercato di mettersi alla pari con i compagni. Lo abbiamo visto coinvolto domenica, volitivo, ha fatto anche rincorse all'indietro, mi è piaciuto per lo spirito, probabilmente rigiocherà dall'inizio".
Una provocazione: Berisha quest'estate era così forte come sta dimostrando quest'anno? Fortunatamente, c'è diplomazia senza troppe polemiche. Da buon ex calciatore, il coach dribbla anche le dichiarazioni pre-partita dell'albanese, che si è dichiarato sicuro di ottenere i 3 punti: "Avevamo due portieri quest'estate, hanno dimostrato entrambi di essere affidiabili, la mia scelta è caduta su Marchetti. La cessione in prestito è stata utile per lui e per noi. Su quello che ha detto, se lo chiedete a me, sono convinto anch'io di vincere. Lo dirà il campo, è normale che ognuno tiri l'acqua al suo mulino".
Tante cose da dire sulla cessione inaspettata di Cataldi al Genoa: il giocatore aveva vestito addirittura la fascia da capitano in qualche occasione. La formula dell'affare, il prestito secco, non ha spento le critiche sullo scarso utilizzo del centrocampista italiano ed è rimasto l'obbligo per Inzaghi di chiarire tante cose: prima di tutto le ragioni dell'addio, poi la strenua concorrenza, se ci siano rimpianti sull'utilizzo e tanto altro: "Ha chiesto di andare a giocare con continuità, ha fatto 11 partite su 19. 5 da titolare e 6 da subentrato. Non era contento del suo utilizzo, secondo me è stata la scelta giusta, è un giocatore nostro, un bonissimo calciatore che si è allenato nel migliore dei modi. Io poi devo fare delle scelte, avendo Biglia, Parolo, Milinkovic, Lulic e Murgia in crescita, con Leitner che sta cercando di inserirsi come Luis Alberto, gli spazi sono stati ridotti. Lo hanno voluto fortissimamente al Genoa, tornerà più forte di prima. Probabilmente le 11 partite su 19 gli sono state strette. Evidentemente gli sono state promesse altre cose al Genoa. Lì avrà più opportunità, è solo un arrivederci, spero che torni più forte di prima. Uno alla Lazio deve essere felice. Quando l'ho chiamato in causa comunque ci ha dato una grossa mano".
Manca pericolosità con questo 3-4-3 che probabilmente verrà confermato? Magari la trasformazione in 3-4-2-1 potrebbe aumentare la pericolosità anche senza Keita Baldé, che andrà in Coppa d'Africa? Non ci sono problemi, almeno nelle parole: "Nelle ultime due partite siamo stati un po' imprecisi e non fortunatissimi, anche se la fortuna va cercata. D'Ambrosio ha parato col braccio contro di noi, Handanovic è stato strepitoso così come Festa del Crotone. Dobbiamo vedere la mole di gioco, per me abbiamo fatto bene con Inter e Crotone".
Si continua con la tattica: la discontinuità di Felipe Anderson potrebbe risolversi, secondo alcuni, con il 3-4-2-1; per il tecnico il problema non sussiste e rimangono anche altre soluzioni utilizzabili per i prossimi match: "Per noi Anderson è il valore aggiunto, deve continuare a fare bene, ha avuto il turno di squalifica, si sta allenando nel migliore dei modi. Negli ultimi giorni ho provato la difesa a 3, ma possiamo giocare anche con il 4-3-3. Sulla destra Milinkovic e Felipe possono scambiarsi la posizione".
Chiudiamo con le tante rotazioni a livello di centrali difensivi: segnale di insicurezza o alto valore dei giocatori? L'allenatore, giustamente, non può che scegliere la seconda, avvertendo però di possibili(ssime) sorprese: "Sono contento di avere dei centrali di grandissima affidabilità, scelgo di volta in volta i migliori per la partita. Hoedt non giocava da tanto, ma domenica ha fatto un'ottima partita col Crotone. Mi ha convinto, la scelta penso sia stata indovinata. Domani cambieremo qualcosa, tutti devono farsi trovare pronti".