Domina, affonda e riemerge. L'Inter alla fine di un match "complicato" vince, nuovamente sul finale (86' e 93'), per 3-1 contro il Chievo di Pellissier (sua la rete del vantaggio) e allunga la striscia di vittorie a cinque.
Buona prova corale dei nerazzurri che padroneggiano il campo dal 1' minuto, con l'unico neo del gol subito da calcio d'angolo. Record di tiri verso la porta nel primo tempo (ben 15) e possesso palla altissimo. Di spessore la prova del neo-acquisto Roberto Gagliardini, che insieme a Kondogbia ha dato sostanza alla mediana.
Ai microfoni di Premium Sport Stefano Pioli si è detto soddisfatto: "A Udine si è spenta la lampadina ma oggi no, visto che siamo andati sotto nell'unica occasione in cui loro sono arrivati nella nostra metà campo. Ma sono contento per quanto mostrato dai miei giocatori in campo, abbiamo creato tanto e subito poco. Non pensiamo alla classifica e guardiamo una partita alla volta, poi tireremo le somme".
Complimenti al neo-acquisto e all'intera squadra: "Gagliardini? Se è arrivato all'Inter è perché se l'è meritato. Oggi gli ho chiesto di giocare come sapeva giocare, ha fatto una buona partita come tutta la squadra".
Il mister ha poi ribadito: "Icardi è fortissimo, sì, io ho avuto tanti altri attaccanti forti come Klose, ma Mauro ha numeri eccezionali. Oltre ai gol fa un lavoro incredibile. Siamo molto soddisfatti, ma il percorso è ancora lungo e dobbiamo pedalare lungo. Mauro è il capitano e cerca di dare l'esempio, la squadra lo segue e vedo un grande atteggiamento da parte di tutti anche in allenamento".
Strada giusta che sta portando frutti, ma attenzione a non mollare: "Dobbiamo continuare a insistere, per fare un girone di ritorno forte ci serve alzare il nostro livello delle prestazioni. Dobbiamo occupare bene l'area e lo stiamo facendo bene con gli attaccanti esterni, lo possiamo fare con i centrocampisti e i terzini. Oggi abbiamo avuto due occasioni con Gagliardini, ho anche tenuto un terzino un po' più bloccato dietro perché non volevo dare lo spazio al Chievo. Ci serve un po' più di precisione. Stiamo migliorando nel girare la palla con più velocità, ma si può fare meglio. Chi entra gioca con lo spirito giusto? Sono segnali importanti. Io devo fare delle scelte, ho tanti giocatori forti ma tutti stanno dando tanto".
Gabigol, Palacio e scelte tattiche: "Gabigol? Ho preferito Rodrigo perché ho cambiato modulo, mi serviva più gamba sull'esterno e avevo bisogno di Palacio per stare più vicino a Icardi. Gabriel sta lavorando bene, vediamo se lo utilizzerò dall'inizio o a partita in corso martedì in Coppa Italia. Domenica affronteremo il Palermo che si giocherà tanto, è una partita complicata ma vogliamo continuare questo momento. Prima però c'è la Coppa Italia, una competizione a cui teniamo e restiamo concentrati sul Bologna, altro avversario difficile ma che l'Inter deve battere".
Della stessa opinione sembra essere il capitano Mauro Icardi: "Questa è la strada giusta, andiamo partita per partita, pensiamo alla prossima in coppa e poi si torna a giocare in campionato. Stiamo lavorando sulla testa, ognuno si sacrifica per i compagni, è il lavoro che facciamo in settimana e dà i suoi frutti". Ed aggiunge: "Il terzo posto è l'obiettivo, abbiamo iniziato male ma ci siamo ripresi. Andiamo piano piano e vediamo dove saremo a maggio".
Parentesi sulle prestazione personale (15 gol): "Dove voglio arrivare? Io sono tranquillo, se la squadra vince sono contento. Sono felice anche per Eder che è tornato a segnare e poi Ivan sta facendo gol. Questo è un grande gruppo, l'ho detto già a inizio stagione".
Interviste realizzate da Premium Sport riportate da FcInterNews.it