Ieri è stato il giorno di Roberto Gagliardini, da oggi Piero Ausilio e gli uomini mercato dell’Inter devono cominciare a pensare alle uscite. I nomi sulla lista dei partenti sono sempre quelli, giocatori che non sono basilari nel progetto nerazzurro. A cominciare da Andrea Ranocchia.

Per l’ex capitano non c’è più spazio già da tempo, ma le difficoltà a piazzarlo sono molte, sia per le pretese del giocatore, sia perché l’Inter non ha intenzione di svenderlo. Perciò la soluzione più probabile è quella del prestito, come avvenuto nello scorso mercato di gennaio, quando si era accasato alla Sampdoria. Negli ultimi giorni si sono proposte 2 squadre di Premier League, l’Hull City ed il West Ham, ma il difensore ha rifiutato entrambe le offerte perché ha intenzione di rimanere in Italia ed aspettare soluzioni italiane. L’interesse del Sassuolo è svanito nel momento in cui sono state respinte le avances per Acerbi; ora si è fatto sotto il Bologna, che presenterà la sua proposta in settimana.

Le altre uscite pianificate riguardano due giovani come Yao e Gnoukouri, entrambi verso Crotone, e Biabiany, che ha ricevuto una ricca offerta dallo Jiangsu Suning ma che sembra intenzionato anche lui ad aspettare squadre italiane, come il Bologna. Davide Santon era dato vicinissimo alla Sampdoria nei giorni scorsi, ora è tutto in stand-by.

Banega in azione, www.calciomercato.com
Banega in azione, www.calciomercato.com

Tutte queste operazioni però non porterebbero nelle casse nerazzurre ricavi elevati – solo il risparmio dell’ingaggio lordo – e quindi la società di corso Vittorio Emanuele sta pensando ad una cessione importante. In questo caso gli indiziati sono due: Geoffrey Kondogbia e Ever Banega. Al francese si è avvicinato l’Hebei Fortune, club cinese dove si sono trasferiti Gervinho e Lavezzi, ma per evitare minusvalenze dannose l’offerta dovrebbe essere irrinunciabile. Sull’argentino invece le limitazioni sono minori, visto che è stato ingaggiato a parametro zero l’estate scorsa e quindi l’eventuale partenza rappresenterebbe una plusvalenza secca da non sottovalutare. Certamente la base d’asta è elevata, non meno di 25-30 milioni, ma attorno al rosarino l’interesse non manca e con l’arrivo di Gagliardini lo spazio per lui in squadra potrebbe restringersi, rendendo così necessario per entrambe le parti cercare una via alternativa.

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