L'Inter, dopo l'addio nelle scorse di Felipe Melo, tornato in Brasile al Palmeiras, è pronta a salutare un altro giocatore ormai fuori dai piani e dalle scelte di Stefano Pioli e del suo staff. Stevan Jovetic è infatti sempre più vicino a concludere la propria stagione nella Liga e per la precisione al Siviglia. La formula dovrebbe essere quella del prestito con diritto di riscatto e già in serata potrebbe arrivare l'ultimo sì anche da parte di Suning.
Inizialmente la proprietà cinese non sembrava convinta da questa formula, ma nelle ultime ore anche da Pechino si sono convinti della bontà di questa operazione che permetterà di risparmiare circa 3 milioni di euro lordi di ingaggio da qui a Giugno. Che l'affare fosse alla volata finale lo si è intuito nel pomeriggio di oggi, quando Jovetic e il suo agente si sono presentati nella sede dell'Inter in centro a Milano. L'incontro è durato qualche ora e al termine Jovetic non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Da quello che filtra tutto sta procedendo nella direzione giusta e come detto già nelle prossime ore si potrebbe arrivare alla definizione di questa operazione. Il Siviglia va così ad aggiungere ulteriore qualità ad una rosa già ricca di giocatori che preferiscono attaccare piuttosto che difendere. Chissà che l'aria spagnola non possa fare bene a Jovetic, persosi nelle ultime stagioni in nerazzurro.
Qualche ulteriore indizio su questa trattativa era arrivato nel pomeriggio anche per bocca del d.s. andaluso Monchi: "L'interesse per Jovetic è reale, ma c'è un importante punto critico perché l'Inter pone una questione che non ci soddisfa, ma stiamo cercando di appianarla e di arrivare a un punto d'incontro. In ogni caso siamo ottimisti perché abbiamo la volontà del giocatore, ma non è facile." Volontà di cambiare aria per Jovetic come si era capito da alcune sue dichiarazioni riportate nella giornata di ieri: "Non sono soddisfatto della stagione scorsa. Ho lavorato bene, ero pronto a giocare, ma non ne ho mai avuto la possibilità. Non è una questione mia, io stavo facendo bene, le partite col Montenegro lo dimostrano. Sono un professionista e come tale mi sono comportato. Il mio lavoro è quello di allenarmi il meglio possibile ed essere pronto a giocare in ogni momento. Perché non ho avuto la possibilità di giocare non è una domanda da fare a me