Giusto un anno fa, più o meno in questo periodo, Suso chiudeva il proprio armadietto di Milanello per spostarsi a Genova sponda rossoblu in prestito per sei mesi. Una scelta che non provocò particolari reazioni nel mondo Milan, visto che lo spagnolo aveva visto il campo a singhiozzo con Sinisa Mihajlovic in panchina. Adesso, invece, la sorpresa sarebbe non vedere Suso in campo dal primo minuto.
Una trasformazione radicale, un impatto inaspettato sul Milan di Vincenzo Montella e ora il futuro è chiaro nella testa del giocatore, come racconta il padre-agente alla Gazzetta dello Sport: "La svolta? Sicuramente la fiducia dell’allenatore. Montella è molto importante per Suso: il suo gioco è un po’ spagnolo. Supercoppa? L’ho vista da casa, è stata emozionante perché il Milan non vinceva un titolo da diversi anni ed è bello che Suso sia stato così importante per riuscirci. L'arrivo di Deulofeu non sarebbe un problema. Con Deulofeu sono giocatori differenti, a cominciare dal fatto che uno è sinistro e l’altro è destro. In generale, ogni acquisto che migliori la squadra non è mai un problema, anzi è una cosa buona. Quello che è certo è che Suso non si muoverà dal Milan per diversi anni. Stiamo trattando il rinnovo. Sarò a Milano il 12 gennaio."
Anche il gruppo ora riconosce un certo ruolo di Suso, soprattutto a livello tecnico e in tanti non si aspettavano di vederlo a questi livelli, come ha raccontato Abate nel corso di un'intervista a Milan TV: "Sinceramente a questi livelli non credo se l'aspettasse nessuno. Bisogna dare onore a questo ragazzo che si è messo in luce a Genova e poi è tornato a Milanello più maturo. Sta crescendo, ma non ci dobbiamo accontentare. Arriviamo da due anni difficili, dobbiamo tenere la testa bassa e pedalare forte." L'inizio di 2017 sarà un po' una prova del nove per tutta la squadra di Montella, chiamata a confermarsi dopo la vittoria in Supercoppa, innanzitutto tornando a vincere in campionato dopo il pari con l'Atalanta e la sconfitta con la Roma. C'è troppa voglia di non buttare via quanto di buono fatto in questi primi mesi. Anche grazie a quel Suso che un anno fa salutava tutti a Milanello senza creare troppo rumore.