L'obiettivo dell'Inter e della società non è mai cambiato nel corso di questi mesi, a dispetto di quelli che sono stati i primi risultati della squadra nerazzurra. Con Pioli i nerazzurri sono in ripresa e allora non è più utopia pensare di rincorrere la Champions League. C'è ancora da chiudere un certo gap in classifica, ma Icardi è convinto che il gruppo ora sia pronto per cercare di centrare il terzo posto.
Il capitano nerazzurro spiega i motivi del suo ottimismo nel corso di un'intervista alla Gazzetta dello Sport: "Possiamo farcela a qualificarci, non lo dice solo l’ambizione di questa società, ma lo dice anche l’andamento di dicembre. Abbiamo vinto tre partite di fila e trovato l’equilibrio. L'avversario che mi preoccupa di più? Nessuna. Nutro un sincero rispetto per tutte le squadre rivali, ma dobbiamo pensare solo a noi stessi. Dipende solo da noi il futuro, saremo gli artefici del nostro destino. E poi a maggio ne riparleremo. È proprio da quello che dobbiamo ripartire. Il terzo posto è lì, alla portata, e sarebbe un imperdonabile errore farselo sfuggire."
Icardi è uno degli uomini simbolo scelti dalla nuova proprietà di Suning: "E' emozionante sentirsi così coinvolto. L’obiettivo della proprietà è quella di tornare in Champions, il torneo che compete all’Inter e che ti offre la miglior visibilità mondiale. D’altronde è la storia nerazzurra che lo dice. Con Moratti è stato così, con il presidente Thohir c’era l’intenzione e adesso con la famiglia Zhang arriverà un ulteriore rilancio. La proprietà intende portare a Milano giocatori fantastici che aiuteranno tutti a scalare le posizioni della classifica e ad andare avanti in Europa." Tra i nomi in entrata c'è quello di Gagliardini dell'Atalanta: "Non conosco Gagliardini di persona, l’ho visto giocare. Se dovesse arrivare, sarà il benvenuto, lo accoglieremo davvero volentieri. Sarebbe un altro fratello nerazzurro." A proposito di giovani, Icardi è rimasto ben impressionato da Pinamonti: "Vedo un ragazzo umile, che parla poco, che si applica e che ascolta. Tutte qualità quando hai quell’età. Quando ha giocato contro lo Sparta Praga in Europa League gli ho consigliato di non strafare, di giocare come se fosse in Primavera, altrimenti sarebbe stato peggio. E ha fatto un assist per il primo gol di Eder."