Banega e Joao Mario, due dei colpi del mercato estivo dell'Inter, arrivati per dare qualità e spessore internazionale ad un reparto in sofferenza nella scorsa stagione a livello di personalità e creatività. Due giocatori con caratteristiche anche diverse fra di loro, per alcuni compatibili. Non per Stefano Pioli che fino a questo momento non ha fatto giocare neppure un minuto insieme all'ex Siviglia e all'ex Sporting Lisbona.
In generale la prima parte di stagione di Banega è stata più di ombre che di luci. Due reti, contro la Roma all'Olimpico e contro la Lazio a San Siro, ma un impatto sul mondo interista probabilmente inferiore alle attese, alimentate dalle sue brillanti stagioni spagnole alla guida del Siviglia. Le qualità dell'argentino, comunque, sembrano essere ancora molto apprezzate in giro per il mondo, visto che l'agente nelle scorse ora ha parlato di diverse proposte arrivate per Banega, tutte però respinte: "Il ragazzo oggi è dell'Inter. Per il momento dico che rimane. Offerte? Certo, questo non posso nasconderlo. Posso svelare che dalla Cina sono arrivate proposte molto, molto importanti dal punto di vista economico. Ma non solo. Anche in Premier League e nella Liga spagnola varie società hanno chiesto Ever."
Niente lascia presagire quindi a una separazione dopo appena sei mesi, ma è interessante provare a riflettere sulla scelta di Pioli, fino a questo momento, di non schierare mai insieme Banega e Joao Mario. L'ex Sporting Lisbona, dal canto suo, ha avuto il merito di avere un adattamento più rapido ai ritmi della Serie A, risultando uno dei migliori in campo in diverse delle ultime uscite nerazzurre. I suoi strappi palla al piede spesso aiutano la manovra dell'Inter ad aprire le difese avversarie, creando spazi o per gli esterni o per Mauro Icardi, letale in questa prima parte di stagione, come dimostrano le sue cifre. Se Joao Mario ha più passo, Banega ha più capacità di costruire azioni pericolose in fase offensiva come svelano le statistiche e un'abilità maggiore nel trovare linee di passaggio interessanti per i compagni in fase offensiva. Se Pioli riuscisse ad unire queste qualità nella sua Inter probabilmente la pericolosità offensiva potrebbe aumentare. Scegliere non sarà comunque semplice, anche perchè significherebbe sacrificare magari un giocatore come Brozovic, determinante in questi primi mesi della stagione.