L'Inter è molto vicina a regalare a Stefano Pioli il primo tassello del mercato invernale 2016. Lucas Leiva, brasiliano con passaporto italiano di 29 anni, è infatti ad un passo dal vestire la maglia nerazzurra in prestito con diritto di riscatto fino al termine della stagione. Un profilo internazionale pronto a rinforzare da subito il centrocampo dell'Inter con una spesa tutto sommato sostenibile e accettabile anche per i parametri della Uefa che continua a tenere sotto controllo i conti interisti.

L'accelerata è arrivata nelle ultime ore, dopo che il Liverpool ha deciso di accettare la proposta di Ausilio per l'ex Gremio. Inizialmente, infatti, il fatto di non avere nessun obbligo per l'Inter al termine del periodo di prestito aveva fatto storcere il naso ai dirigenti inglesi, pronti però a cambiare idea, anche perchè Lucas Leiva non rientra nei piani tecnici del Liverpool di Klopp. Il brasiliano così è pronto ad arrivare in Italia e a mettersi da subito a disposizione di Stefano Pioli. Per arrivare all'ufficialità dell'affare serve solo un ultimo via libera da parte di Suning che però non sembra essere in dubbio e potrebbe arrivare al massimo nel giro di un paio di giorni. Non è la prima volta che l'Inter cerca Lucas Leiva per il suo centrocampo, visto che già quando giocava in Brasile e poi quando sulla panchina nerazzurra sedeva Rafa Benitez il brasiliano era stato un obiettivo di mercato mai concretizzato.

Questa volta invece tutto dovrebbe andare nel verso giusto, forse anche grazie alla figura del procuratore del brasiliano. Quel Kia Joorabchian che si dice sia molto ben visto dalla nuova proprietà e che i maligni sostengono essere diventato ormai l'unico interlocutore a livello di mercato per Suning. Con l'arrivo di Lucas Leiva decadono le altre candidature che negli scorsi giorni avevano caratterizzato le voci di mercato legate all'Inter. La prima scelta di Ausilio sarebbe stata Lassana Diarra, ma l'ingaggio chiesto dal francese ha fermato l'operazione; Obi Mikel è sempre rimasto sullo sfondo e non convinceva fino in fondo, mentre su Badelj, oltre alla concorrenza italiana e straniera, pesava la richiesta della Fiorentina per il cartellino, molto alta per quelli che sono i paletti economici che Suning si trova per forza di cose a dover rispettare.