Il finale di 2016 per l'Inter di Stefano Pioli è stato in crescendo, con una striscia aperta di tre vittorie consecutive che ha riportato la squadra ad una distanza ragionevole da quelle posizioni europee che sono l'obiettivo stagionale per il club. San Siro continua ad essere un tabù per le avversarie dei nerazzurri e ora che è tornato anche il successo in trasferta dopo tre mesi si può guardare con un pizzico di ottimismo in più alla ripresa del campionato.
Tutto rimandato, comunque, a quel 2017 che secondo Stefano Pioli può essere l'anno dell'Inter, come spiega in un'intervista concessa a Inter Channel: "Non ci sono dubbi, la squadra ha ampi margini di miglioramento e il mercato di gennaio ci può aiutare a sistemare alcune situazioni. Lavorando duramente tutti i giorni, come stiamo facendo, con grande attenzione, professionalità e cura dei particolari possiamo dimostrare di essere una squadra competitiva. Le vittorie portano autostima e fiducia, ci aspetta un mese di gennaio importante. Lavoreremo a Marbella per stare insieme e migliorare i nostri meccanismi. Siamo in ritardo e dovremo correre velocemente per recuperare posizioni in classifica. Solamente credendoci si può mettere in campo il massimo sforzo. Per noi ogni partita sarà un'occasione, possiamo vincere con chiunque e con la giusta mentalità vedremo poi dove riusciremo ad arrivare."
L'allenatore dell'Inter riconosce anche l'urgenza di questa rincorsa, un elemento chiaro tanto a lui quanto a tutto il suo staff di lavoro: "Quando subentri a stagione in corso, la calma non può esserci, perché vuol dire che i risultati non stanno arrivando ed è normale dover accelerare i propri interventi, perché c'è bisogno di cose concrete ed efficaci. È quello che stiamo cercando di fare. Ero a New York quando è arrivata la chiamata del club, la notizia è stata fantastica. Ci sono situazioni nella vita che capitano al momento giusto e questa credo sia arrivata nel periodo ideale per il mio percorso professionale. Mi sento pronto, ho avuto le esperienze necessarie per arrivare qui nel momento migliore della mia carriera, quindi c'è grande soddisfazione ma anche grande responsabilità perché l'Inter è una passione. Io e il mio staff però stiamo affrontando la situazione con grande serietà e orgoglio."