Vacanze natalizie piene di grattacapi, per Simone Inzaghi, che in vista della prima sfida post-vacanze, quella contro il Crotone, dovrà fare a meno di importantissime pedine, soprattutto nella zona offensiva del campo. Il primo, pesante assente sarà Felipe Anderson, squalificato in seguito ad un cartellino preso sotto diffida, nella gara cioè contro l'Inter. Altra mancanza da non sottovalutare, poi, quella di Keita, impegnato per venti giorni in Coppa d'Africa. Chiude il cerchio, Lulic, squalificato per venti giorni in seguito alle pesanti frasi su Rudiger pronunciate post derby. Tra le tante ipotesi che l'allenatore biancoceleste potrebbe utilizzare, ci sarebbe quella delle due punte, che porterebbe Immobile a giocarecon Djordjevic o Lombardi.

Più probabile, invece, la conferma del tridente, con Kishna e Luis Alberto finalmente pronti a sfruttare al massimo la ghiotta occasione. Tra i due, sarà proprio lo spagnolo a giocarsi gran parte della propria fetta di stagione, essendo obbligato a convincere un Inzaghi, fino ad ora, evidentemente immune alle doti tecniche dell'esterno. Nonostante l'ancora giovane età, ventiquattro anni, Luis Alberto ha vestito molte maglie, soprattutto nella Liga, indossando le casacche del Siviglia, del Deportivo ed addirittura del Barcellona B. Breve e poco fruttuosa, inoltre, l'esperienza con il Liverpool. Contro il Crotone, dunque, le premesse per fare bene ci sono tutte, starà all'ex Reds non vanificarle.

Tra tante spinose questioni, l'allenatore laziale può comunque sorridere, constatando l'ottimo lavoro fatto che lo porterà, nei primi giorni del 2017, a rinnovare con i biancocelesti, contratto che lo porterebbe a legarsi con la Lazio fino al 2019. Unica, curiosa clausola, la qualificazione alle coppe: in caso di Europa League, o Champions volendo sognare in grande, il mister rinnoverebbe in automatico anche per un altro anno, diventando una figura sempre più importante nel club che lo ha mandato. Dal canto suo, dunque, Lotito andrebbe a blindare uno degli allenatori più promettenti del campionato, abile a lavorare sia sul campo che sulla testa dei propri giocatori.