Sei punti per replicare alla caduta nel derby, sei punti per certificare una compattezza di squadra con pochi eguali, per avvicinare, con impeto, la seconda posizione della graduatoria. Il tramonto d'andata offre alla Lazio un ulteriore banco di prova, lo sbarco a San Siro è ricco di ricordi ed insidie. Pioli e Candreva, il recente passato. Vecchi amici pronti allo sgarbo. Inzaghi osserva l'orizzonte e sogna un colpo in grande stile, il popolo biancoceleste respira a pieni polmoni aria di festa. 

Qualche dubbio all'alba della sfida odierna. Fischio d'inizio alle 20.45, dirige Mazzoleni. Le ultime, da Formello, preoccupano il tecnico. Radu soffre per un affaticamento muscolare, stop precauzionale, presenza a rischio. Scalda i motori Patric, prima alternativa sulla corsia mancina. Lulic è il jolly romano, possibile un suo utilizzo nel tridente d'attacco, per reggere l'urto di un'Inter dirompente sulle corsie esterne. Undici modellabile, pronto a più situazioni. 4-3-3 in fase d'offesa, 4-5-1 in ripiegamento, con il bosniaco pronto ad allinearsi alla linea di centrocampo, con Felipe Anderson sul lato opposto. 

 Source: Marco Rosi
Source: Marco Rosi

Keita - a gennaio impegnato con la nazionale in Coppa d'Africa - è quindi preziosa freccia da scoccare nel corso dell'incontro, per penetrare nelle fragili certezze della retroguardia nerazzurra. L'alternativa d'assalto, con Lulic laterale di difesa e Keita al fianco di Immobile, appare meno percorribile, foriera di eccessivi rischi. 

Il rientro di Parolo - dopo il turno di squalifica - consente a Inzaghi di calcare il manto milanese con la mediana titolare. Biglia - pupillo di Pioli - è il metronomo biancoceleste. Palleggio, tempi di gioco, carisma, una calamita per i compagni, il perno a cui appoggiarsi nei momenti di maggiore difficoltà. Cataldi torna in panchina, mentre a completare il pacchetto è Milinkovic, in crescita sotto la cura Inzaghi. 

Diversi rientri nel settore di difesa. Ritrovano una maglia Basta - sulla corsia di destra - e Wallace, al centro con De Vrij. Dal 3-5-2 al 4-3-3, moduli diversi, medesimi principi, un lavoro d'insieme per proseguire un cammino di prima qualità. 

La versione più offensiva della Lazio