A testa alta, verso la trasferta ostica di San Siro contro l'Inter dell'ex Stefano Pioli. La Lazio si è ritrovata dopo la caduta nel derby, vincendo prima a Genova contro la Sampdoria e successivamente contro la Fiorentina all'Olimpico. Due vittorie che hanno rilanciato le ambizioni della squadra di Simone Inzaghi, che tuttavia in vista dell'ultimo impegno dell'anno cerca ancora delle motivazioni per provare ancora a migliorare.
"Ce lo auguriamo, siamo partiti quest'estate, abbiamo lavorato sodo da subito, volevamo fare un girone d'andata per trovare le certezze e ricreare entusiasmo nell'ambiente. I tifosi ci sono stati vicini anche con la Fiorentina, manca l'Inter e il Crotone per chiudere l'andata. Abbiamo una buona classifica, dobbiamo confermarci, il difficile arriva adesso".
Per provare a migliorare ulteriormente i biancocelesti devono riuscire a fare risultato anche contro le big del campionato, come sicuramente è l'Inter: "Non viene considerata la Fiorentina tra le grandi, ma è una squadra che ha un ottimo allenatore, l'anno scorso è stata prima nel girone d'andata per tanto tempo con l'Inter. Abbiamo fatto 50 minuti nel migliore dei modi, poi siamo calati e loro sono cresciuti. Ora abbiamo un altro scontro diretto".
Una prima parte di stagione che ha sorpreso e non poco l'ambiente biancoceleste. Alla vigilia della trasferta di San Siro, Inzaghi non si nasconde e non nega che gli obiettivi prefissati ad inizio di stagione sono leggermente cambiati: "Sono cambiati, è innegabile. Ero molto fiducioso all'inizio, sapevo cosa avrei trovato, conoscevo la voglia dei miei calciatori. Vogliamo rimanere in alto, dobbiamo fare ancora tanto, non siamo nemmeno a metà campionato. Dobbiamo gestire bene la pausa e lavorare sodo per farci trovare pronti al rientro".
Il tecnico della Lazio si sofferma inoltre sulle condizioni dei singoli in vista della sfida: "Cataldi è stato bravissimo domenica, ha fatto un'ottima gara, un conto è giocare sempre, un conto una volta sì e tre no, è una difficoltà in più. Sapevo che non mi avrebbe tradito, ha fatto una grande gara di personalità. Radu è affaticato, siamo riusciti a fare un po' di allenamento. Abbiamo preferito non rischiarlo, vedremo domani mattina. Ho ancora più di 24 ore per decidere la formazione. Vedremo domani. Keita? Vediamo, valutiamo anche lui. Stamattina ha fatto l'allenamento nel migliore dei modi. Ma conta l'interpretazione".
Inoltre, un parere anche sull'avversaria di domani: "Pioli è un'arma in più per l'Inter, ci conosce bene, compreso il sottoscritto. L'Inter ha ottimi giocatori, stanno trovando certezze e risultati, hanno una rosa lunga. Dovremo essere pronti. Se può rientrare nella lotta Champions? Penso di sì, è costruita per arrivare tra le prime tre. È una squadra blasonata, a causa dell'Europa League e qualche infortunio ha perso terreno, ma ora con Pioli sarà una nostra concorrente".
Infine, un auspicio per l'ultima gara dell'anno: "Vorrei chiudere con un risultato positivo, è normale. Affrontiamo una grande squadra, che ha investito tanto sul mercato. Ha avuto qualche problema, ha un ottimo allenatore che conosco bene e che ha dato già un segnale alla squadra. Vogliamo chiudere nel migliore dei modi".