Din don. Il campanello d'allarme ha iniziato a suonare in casa Bologna. Un suono forte, secco e roboante, pervenuto alle orecchie di Roberto Donadoni e non solo già nell'immediato post partita della sfida giocata non benissimo, e pareggiata 0-0 in casa contro l'Empoli di Martusciello.
Seppur con un vantaggio abbastanza rassicurante sulla zona rossa (otto punti dal Crotone, terz'ultimo con soli nove punti...si va davvero piano), il Bologna sembra vivere in uno stato vegetativo, senza assaporare sussulti da ormai tre mesi. Dopo la vittoria con la Sampdoria del 21 Settembre, la terza nelle prime cinque partite, i felsinei si sono dematerializzati, totalmente evaporati, avendo fatto bottino pieno una sola volta in ben undici gare, il 20 Novembre nel 3-1 marchiato al mediocre Palermo in casa allo Stadio "Dall'Ara".
Da quella sfida di fine estate, giocata e vinta contro i blucerchiati, il Bologna si è smarrito, viaggia a ritmo retrocessione con 8 punti guadagnati in 11 partite; gli stessi del Crotone; hanno fatto peggio solo l'Empoli (7), il Pescara (3) ed il Palermo (1). Il problema principale, con cui mister Donadoni sta convivendo da settimane, è il gol. Destro e compagni non riescono a ritrovare la strada maestra, gli ingranaggi del giocattolo rossoblù funzionano fino ai sedici metri finali, spazio in cui puntualmente si spegne la luce ed iniziano i problemi. Solo 7 reti realizzate in undici partite, peggio ha fatto solo l'Empoli con 5 gol all'attivo.
E' in arrivo a Bologna anche il presidente Joey Saputo con lo scopo, il chiaro intento, di voler far sentire la sua vicinanza alla squadra in un momento della stagione molto delicato. In primis assisterà alla partita del suo Bologna in trasferta, a Pescara, ma soprattutto getterà le basi per preparare l'imminente mercato di Gennaio, snodo cruciale, crocevia vitale per il prosieguo del campionato dei felsinei.