Il momento del passaggio di proprietà in casa Milan si avvicina sempre di più e anche per Adriano Galliani è iniziato una sorta di conto alla rovescia, prima di lasciare il club di cui è stato amministratore delegato durante tutta la gestione di Silvio Berlusconi. Oltre trent' anni al servizio dei colori rossoneri, di cui comunque resterà sempre e comunque tifoso.
A margine di una premiazione presso Palazzo Giureconsulti, Galliani si è soffermato con i giornalisti presenti, iniziando a parlare di quello che accadrà dopo il closing di Fininvest con i cinesi: "Il Milan è un sogno, l'amore è eterno, non è la fine di un amore. Sono concentratissimo sul mio lavoro, fino al closing lo sarò e lo sto dimostrato. Poi resterò tifoso del Milan. L'amore non passa assolutamente. Berlusconi lo sento sempre, tutti i giorni. E' innamorato del Milan. Trent'anni fa mi ha detto che il Milan afferisce alla sfera dei sentimenti. Berlusconi è attentissimo, entrambi gioiamo quando il Milan vince, come gioivamo prima di prendere il club. Era una passione antecedente all'acquisto e anche dopo la vendita. La fede rossonera non si cambia."
Intanto si può parlare della squadra di Montella che sta attraversando un momento positivo: "E' una buona squadra ma lo era anche l'anno scorso. Non è certamente colpa dell'allenatore. Ci sono gli anni in cui le cose vanno bene. Gli anni in cui i giocatori si separano dalle mogli, l'anno scorso è stato il record, quest'anno invece tutti d'amore e d'accordo. In trent'anni credo di aver capito i meccanismi come la religione. Ci sono gli anni dove ci sono i misteri gaudiosi e quelli dolorosi. Quest'anno sembra un mistero gaudioso." La speranza del tifoso Galliani è che il Milan possa tornare al top con i nuovi proprietari: "Spero di sì, è diventato difficilissimo in Europa, ci sono realtà colossali. E' difficile riuscire a ritornare in cima all'Europa, speriamo, ma è molto difficile competere con club come il Barcellona e il Real."
Un passaggio non può che essere dedicato ai sei rossoneri presenti nella Nazionale di Ventura, con la chiamata di ieri di Lapadula al posto dell'infortunato Gabbiadini: "Se Montolivo non si fosse fatto male ci sarebbe stato anche lui e vi dò un'anticipazione. Ho parlato col ct e credo nei prossimi stage dovrebbe essere chiamato anche Calabria se guarirà dal suo problema. Poi ne abbiamo due con l'Under 19, Locatelli e Plizzari. La politica voluta dal presidente Berlusconi dei giovani italiani mi sembra che stia dando dei bei frutti." Giovani non solo italiani, ma anche stranieri come Suso, a cui Galliani dedica un pensiero: "Il merito è soprattutto di Maiorino, mi ha fatto una testa terribile. E' costato 200.000 euro, ha sempre fatto molto bene nelle nazionali giovanili, sembrava un grandissimo giocatore. Non ha ancora 23 anni, ha un bel mancino."