Tra mille difficoltà, con tutto l'ambiente contro, con una società che fatica a prendere decisioni e senza ancora aver scelto l'allenatore, l'Inter ritrova la vittoria. Le giocate di Icardi e le accelerazioni di Perisic consegnano il 3-0 finale, contro un Crotone che non aveva demeritato, salvo poi sciogliersi negli ultimi dieci minuti. 

Mister Vecchi decide di non cambiare le carte in tavola, affidandosi alle consuete (si fa per dire) certezze della rosa a disposizione. Non c'è Ansaldi, causa forfait dell'ultimo minuto, al suo posto si rivede D'Ambrosio sull'out di destra. Al centro della difesa riecco Ranocchia, che prende il posto di Murillo. In mezzo al campo Brozovic e Joao Mario fanno da cerniera agli inserimenti di Banega, in veste di trequartista, e supportano il trio d'attacco Icardi-Perisic-Candreva.

Davide Nicola non ha timori reverenziali, nonostante il gap tecnico tra le squadre, e lo dimostra presentandosi a San Siro con uno spregiudicato 4-3-3. La linea difensiva recita Rosi, Ferrari, Ceccherini e Mesbah. Capezzi, Rohden e Barberis in mezzo al campo; Trotta, Falcinelli e Palladino i terminali offensivi. 

Il match si apre col fischio d'inizio di Calvarese, l'Inter ha voglia di riscatto, il Crotone cerca il miracolo. I primi minuti offrono un Candreva in grande spolvero, i suoi continui cross non sono una novità ma non vengono sfruttati dai compagni. Attenzione agli ospiti però, che non hanno la minima intenzione di fare da comparsa in questo pomeriggio di novembre. Ci prova Banega al 7', ma Cordaz si disimpegna bene. Sempre l'argentino (al 10' minuto) raccoglie l'ennesimo cross di Candreva ma la sua conclusione volante è respinta dalla linea difensiva. Il Crotone risponde al 17' con Marcello trotta: conclusione al volo dell'ex Sassuolo che non impensierisce Handanovic. Tre minuti dopo, cambio forzato per l'Inter di Vecchi a causa dell'infortunio di Ranocchia; al suo posto dentro Murillo. Il Crotone presidia bene le fasce e riparte sugli errori dei nerazzurri. Al 30' è sempre Candreva a provarci con una botta al volo da fuori area, sulla respinta si avventa D'Ambrosio che scaraventa in rete ma il guardalinee alza la bandierina. La posizione del terzino interista è molto al limite, probabilmente qualche centimetro più in là dell'ultimo uomo avversario. Un minuto dopo altra occasione per l'Inter da calcio piazzato: Miranda stacca ma trova Cordaz tra lui e la gioia del gol. Col passare dei minuti l'Inter prende consapevolezza dei propri mezzi e prova a sbloccare una gara compicata. L'ultimo squillo è di Marcelo Brozovic  che, con un sinistro a giro, non trova di poco lo specchio (40'). Dopo due minuti di extra-time, il direttore di gara manda tutti negli spogliatoi.

La ripresa si apre con il leit-motiv della prima frazione. L'Inter, tuttavia, prova ad aumentare i giri e schiaccia il Crotone nella sua metà campo. Tempo due minuti ed è Murillo ad avere la prima palla gol, ma Murillo impatta fuori una punizione di Banega. Minuto tre la girata di Icardi muore debolmente tra le braccia di Cordaz. Al settimo è D'Ambrosio, tra i più attivi in fase offensiva, ad impegnare l'estremo difensore ospite, ma la sua conclusione viene neutralizzata debolmente. Un minuto dopo rischia clamorosamente l'autogol Capezzi che, su cross a metà tra Joao Mario e Icardi, rinvia sfiorando di poco il palo. Al 18' della ripresa, occasione su punizione per Banega: la sua traiettoria è morbida ma non inganna l'attento Cordaz. Proprio il 'Tanguito' lascia spazio, un minuto dopo, a Eder. L'Inter attacca, ma non riesce a trovare la via della rete. Ci prova con tutti i suoi effettivi, ma è l'uomo che non ti aspetti (dopo una partita anonima) a togliere le castagne dal fuoco: 38' della ripresa, gran lancio di Icardi per il larghissimo Perisic che controlla, sfrutta l'errato posizionamento della difesa ospite, e infila Cordaz. L'Inter si sblocca e può tirare un lungo sospiro di sollievo. Grande suggerimento, in occasione del gol di Perisic, da parte di Icardi che, nel finale di gara, si mette in proprio: il numero 9 viene steso in area da Ferrari e trasforma il penalty concesso da Calvarese. L'arbitro, successivamente, concede tre minuti di recupero e sempre Icardi, su crosso di Eder, fa 3-0 siglando la doppietta personale.

83 minuti di agonia, 83 minuti di sofferenza ma alla fine l'Inter ritrova la vittoria. Una vittoria che porta anche il segno di Vecchi (decisivo col cambio Banega-Eder), che probabilmente lascerà la panchina a Stefano Pioli. L'Inter torna a respirare, la strada è ancora molto lunga e tremendamente in salita ma, specie in queste situazioni, i tre punti fanno davvero comodo.