La sconfitta con il Southampton - dopo l'iniziale vantaggio - acuisce le le problematiche dell'Inter. Un tonfo europeo naturale conseguenza delle difficoltà di campo e societarie. Non basta la tranquillità di Vecchi per rasserenare il gruppo. L'autorete di Nagatomo è il simbolo del momento, un intervento maldestro a sorprendere l'incolpevole Handanovic. Giornata chiave, quella odierna, per la panchina. Una margherita ricca al vaglio delle correnti nerazzurre, da una parte Suning, dall'altra il fronte italiano.
Vecchi attende, nel week-end, il Crotone, secondo appuntamento alla guida dell'Inter, un aiuto dal calendario. La squadra di Nicola è in un buon momento, ma non può spaventare un'Inter alla perenne ricerca di punti e risposte. Dopo il 4-4-1-1 d'attesa al St Mary's Stadium, spazio a un undici di maggior impronta offensiva, se non per interpreti, quantomeno per atteggiamento. L'Inter deve condurre le danze, scardinare il fortino ospite, senza prestare il fianco a pericolose ripartenze.
Ultimo turno di squalifica per Medel - ieri titolare con il Southampton - Joao Mario prende le redini della mediana. Brozovic - fuori per squalifica in Coppa - è in vantaggio su Gnoukouri - in difficoltà nel miglior momento della compagine di Puel, specie dal punto di vista fisico - Banega completa il pacchetto centrale. L'argentino ha nei piedi le migliori soluzioni, ma non sembra in un periodo fulgido. Gioca e illumina a tratti, forse in attesa di una superiore condizione. Difficile però rinunciare alla sua personalità. Kondogbia recupera posto in panchina.
Davanti, out Palacio, Icardi a rifinire il lavoro dei compagni. Possibile chance per Eder. L'azzurro insidia Candreva e Perisic. A disposizione Gabigol e Jovetic.
Diverse, invece, le "correzioni" nel settore di difesa. Ansaldi rileva D'Ambrosio a destra, mentre Murillo torna a far coppia con Miranda al centro. Nagatomo - in evidente confusione - rischia sul ritorno di Santon.