Il sofferto successo di Coppa proietta l'Inter verso l'impegno di A. Un gol - splendido - di Candreva, le parate di Handanovic, un pizzico di buonasorte in una serata in trincea. Tre punti per ri-accendere la speranza d'Europa, respingere la mini-crisi d'ottobre ed entrare con rinnovato ottimismo nella massima serie. La trasferta di Bergamo si presenta estremamente delicata, perché la sconfitta interna con il Cagliari spinge il gruppo nerazzurro a un passo dal baratro. La classifica è deficitaria, De Boer non può commettere ulteriori passi falsi.
Rispetto all'undici di Europa League, qualche naturale ritocco. In mediana, ritrova posto Joao Mario - non presente nella lista Uefa - con Banega pronto a rientrare nella formazione iniziale dopo il riposo con il Southampton. L'argentino non è al meglio della condizione, difficile però che De Boer rinunci nuovamente alla sua qualità. L'ingresso di Banega muta la disposizione tattica, con il passaggio dal 4-3-3 al 4-2-3-1. Medel chiude la cerniera mediana, Gnoukouri si riaccomoda al fianco del tecnico, come Brozovic, sfortunato in Coppa ma in evidente progresso.
L'alternativa a Banega è Kondogbia. Il francese scalpita, ma non può essere la soluzione in una squadra povera di idee.
Davanti, un unico assestamento. Conferma per Icardi - in campionato si rivede anche Gabigol, in cerca di minuti e spazio - e Candreva - match winner giovedì - mentre Eder cede la scena a Perisic.
L'unico interrogativo di difesa è sull'esterno. Ansaldi prende la destra, mentre D'Ambrosio, di recente in seconda fila, insidia Santon. Ranocchia è il primo cambio per la collaudata coppia Murillo - Miranda, Handanovic difende i pali.
4-2-3-1, con Banega
4-3-3, con Kondogbia