Pancev è ricordato come uno dei bidoni più clamorosi della storia dell'Inter: dopo aver vinto scarpa d'oro, Champions e essere arrivato secondo al pallone d'oro del 1991, viene acquistato dall 'Inter. Tuttavia la sua esperienza non decollerà mai e si concluderà con appena un gol in dodici partite; dopo appena due stagioni verrà mandato in prestito e non rivedrà mai più Milano.
In una recente intervista è appunto tornato sulla sua esperienza non idilliaca in Italia, con parole non proprio al miele: "Una volta dissi che fu un errore andare all’Inter? Ora sarebbe facile dire che ho sbagliato. Per come sono andate le cose però, mi sento sollevato dal non essere stato l’unico a fare quello sbaglio". Il macedone si è pronunciato anche sul rapporto con mister Bagnoli, considerato all'epoca il suo maggiore detrattore: "Non era male come allenatore, ma non era da Inter. Però è stata tutta la situazione intorno a me che mi ha portato alla disperazione per non riuscire a dare il meglio. E pensare che avevo rifiutato offerte da Real, Barcellona e United".
L'ex attaccante poi ha voluto, una volta in più, stemperare anche sul presunto dualismo con Schillaci: "Mi volevano fare fuori per fare giocare Schillaci? E’ una leggenda ben nota. Io posso dire solo due cose: che con Totò avevo un ottimo rapporto, e che se avessi giocato le stesse sue partite avrei segnato molto di più". Parole dure invece per il presidente Moratti: "Io arrivai in nerazzurro e lo incrociai per pochi mesi. Mi dispiace solo che lui con me non parlava e mandava altri al suo posto".
I tifosi invece, secondo lui, sono in un certo modo scusati per i pesanti sfottò: “Io li capivo, arrivavo come un top player e le attese erano grandi. Ma pensi a Sheva al Chelsea, Henry alla Juve e lo stesso Sammer all’Inter. Anche loro ebbero i miei stessi problemi". Il giudizio complessivo quindi non può che essere negativo su quella squadra: “Giocavamo male. Ricordo ancora di quando, dopo una partita con la Reggiana, Bergkamp si confidò con me: 'Darko mi trovo male in campo', ed io: 'Chiaro qui segniamo solo con le punizioni di Ruben Sosa'...".