Perisic risponde a Destro, l'Inter spinge, ma non trova il varco giusto. Nella ripresa, un assalto disordinato, qualche brivido, al tramonto zuccata di Ranocchia, a lato. Serpeggia un pizzico di delusione, solo un punto, un pari che interrompe parzialmente l'onda positiva post Juve.
De Boer, al triplice fischio, spende le prime parole per Kondogbia. Il francese lascia il terreno di gioco a metà prima frazione, sorretto dall'applauso del pubblico presente, ma bocciato dal tecnico.
"Quando un giocatore non vuole capire. Stamattina abbiamo parlato, gli ho detto che deve giocare semplice, ma lui non vuole ascoltare. E se non vuoi ascoltare devi sentire (dice anche in inglese, n.d.r.). Quando sei di spalle, devi giocare semplice, molte volte ripete gli stessi errori
Avvio a rilento. Dopo la rete ospite, reazione di impatto. Altro passo con l'ingresso di Gnoukouri, manovra più fluida e occasioni in serie. Aldilà del risultato, buon riscontro caratteriale. L'Inter ripudia la sconfitta e insegue con forza il successo.
"Certo, sono due punti persi. Abbiamo giocato male nei primi 20 minuti, poi siamo andati meglio, abbiamo creato delle occasioni per vincere e ho visto una squadra che lavora per tutti i 90 minuti e questo è un segnale positivo".
Chiusura sui singoli. Pesante la defezione di Joao Mario. Mediana zoppicante, con Banega non sempre all'altezza. Più facile sopperire all'assenza di Murillo, dato il buon piglio di Ranocchia, spesso decisivo nella ripresa.
"In mattinata abbiamo perso due giocatori (Joao Mario e Murillo, n.d.r.) e può darsi che questo abbia influito. Gabigol? Per me ha fatto abbastanza bene, può giocare meglio, ma questa era la sua prima gara e sono contento così. Mi dispiace per Ranocchia: ha giocato una partita molto buona e avrebbe meritato il gol".
Fonte dichiarazioni Gazzetta dello Sport