La sapiente guida di Donadoni, un mercato oculato, giovani di sicuro avvenire. Il Bologna continua a stupire. Dopo la cavalcata della scorsa stagione, un avvio - specie al Dall'Ara - ricco di soddisfazioni. Nel fortino di casa, bottino pieno, tre successi in altrettante partite, nove punti totali e sesta posizione in coabitazione con il Milan. Nel turno infrasettimanale, 2-0 alla Sampdoria di Giampaolo, a segno Verdi e Destro, due terzi del tridente di qualità che ammalia la massima serie. Donadoni si gode il momento e la verve dei suoi ragazzi, ma non dimentica l'obiettivo. Il Bologna punta ad una salvezza tranquilla, deve quindi mantenere la sua dimensione, senza cedere al fascino di paroloni e ambiziosi traguardi.
La terza sfida in una settimana impone qualche riflessione, il tecnico deve analizzare con cura la condizione fisica dei singoli elementi per costruire il miglior undici possibile da opporre all'Inter. Incrocio non semplice. Sulla carta, il Bologna parte in seconda fila. La crescita della squadra di De Boer è evidente, l'affermazione a San Siro con la Juve proietta l'Inter in un'altra dimensione, specie in termini di fiducia e consapevolezza. Serve il miglior Bologna per far partita pari e perché no meditare lo sgarbo. Chiudere ogni sbocco all'offensiva di casa, insinuarsi nelle crepe difensive di un gruppo straordinario dalla cintola in sù, ma alterno più dietro. Questo il Donadoni pensiero.
Rispetto alla prova con la Sampdoria, possibile avvicendamento a destra, con Krafth che insidia Torosidis. Al centro, Gastaldello e Maietta, a sinistra Masina. Tra i pali, in attesa del rientro a pieno regime di Mirante, Da Costa. In mediana, Donadoni non può disporre di Viviani, scalpita Pulgar. Giocatore di contenimento il cileno, utile per smorzare l'incedere di Banega, lume dell'Inter attuale. Compiti di costruzione per Dzemaili, atteso anche in zona gol. Sul centro-destra Nagy, felice scoperta di stagione.
Intatto il tridente d'attacco. Destro è il terminale ultimo, ai suoi lati Krejci e Verdi. (qui un approfondimento sul reparto offensivo del Bologna)