L'Hapoel Be'er Sheva si impone a San Siro, alla Scala del Calcio. L'undici israeliano impazza a perdifiato, mentre i giocatori di De Boer, a capo chino, abbandonano il campo. Difficile analizzare una debacle di queste proporzioni. 0-2 all'esordio in Europa, ennesima battuta d'arresto in questo scalcinato avvio di stagione.
Ai microfoni di Sky, il tecnico olandese analizza il match. Interpretazione non corretta della partita, con l'Hapoel padrone fin da subito della scena. Poi una crescita costante, fino allo svantaggio, momento di svolta dell'incontro. L'Inter, sotto di una rete, perde le coordinate del match e si espone alle folate della squadra di Bakhar.
"Sono arrabbiato e dispiaciuto per i tifosi che sono venuti allo stadio. Se analizziamo la gara, nei primi 20' non abbiamo certamente giocato bene, perdendo molti palloni. Poi siamo cresciuti e abbiamo controllato la partita, creando pure diverse occasioni come il palo colpito da Eder. Nel secondo tempo loro hanno conquistato la punizione dalla quale è nato il vantaggio, e noi abbiamo completamente perso la testa come già successo a Pescara. È una cosa che non mi spiego e che non deve più succedere"
Un vorticoso mulinare di uomini, necessario. Nella serata di Coppa, De Boer offre un'opportunità a diverse seconde linee, ma il campo non conferma le aspettattive del tecnico. Diversi giocatori cedono il passo - Brozovic tra gli altri - il riscontro è negativo. L'Inter si conferma squadra in divenire, con diverse lacune in più reparti.
"Stiamo vivendo un periodo complicato, giochiamo ogni tre giorni e c'è bisogno di gestire le forze. Le scelte che ho fatto questa sera nascono da un ragionamento preciso: credevo fosse una buona occasione per chi aveva giocato poco, per scendere in campo e dimostrare le proprie qualità, ed ero sicuro di poter centrare un buon risultato con questi giocatori...".
Alle porte, la sfida di cartello con la Juventus. Difficile ipotizzare una partita in equilibrio con queste premesse. De Boer chiede ai suoi una risposta, in primis caratteriale. Un buon risultato con la Signora può accrescere fiducia ed autostima, può essere il trampolino necessario per un gruppo che oggi brancola nel buio.
"Dobbiamo migliorare e sono convinto che possiamo farlo a breve. Se crediamo di più nei nostri mezzi e restiamo concentrati su quello che dobbiamo fare in campo, possiamo mettere in difficoltà la Juventus".