Antonio Candreva è tornato a parlare di Lazio. Lo ha fatto ieri ai microfoni di RadioSei, emittente locale romana. L'esterno della Nazionale italiana ha ricordato i suoi 4 anni e mezzo in maglia biancoceleste: ha svelato aneddoti, è tornato sui bei momenti, ha anche messo in chiaro qualche situazione. Soprattutto quest'ultimo punto dell'intervista di Candreva non è stato preso al meglio dalla società biancoceleste, che in giornata ha voluto replicare alle parole dell'ex laziale.
Il passaggio bollente dell'intervista riguarda i motivi della cessione all'Inter. Queste le parole di Candreva: "Fino all’anno scorso ero incedibile, da quest’anno non lo ero più. Sono arrivate delle proposte - giunte anche negli scorsi anni - e la Lazio mi ha venduto. Io volevo diventare un punto di riferimento ma non me lo hanno mai permesso. Non ho mai nascosto di esserci rimasto male per la fascia, pensavo di meritarmela. La fascia poteva andare ad altre persone per anzianità, come Marchetti o Radu, ma quando mi hanno detto che era Biglia il capitano ho rifiutato il ruolo del vicecapitano. Il mister ha pensato di fare bene dando la fascia a Lucas e lo spogliatoio non ha avuto niente da ridire."
E' arrivata immediatamente la risposta della società laziale, per bocca del responsabile della comunicazione Arturo Diaconale: "La storia della fascia è andata diversamente. La verità è che Candreva, da dicembre in poi, ha chiesto la cessione. La sua insistenza a chiedere la cessione e il suo disagio, anche per la mancata soddisfazione delle proprie richieste, si sono prodotti in complicazioni all’interno dello spogliatoio. Questa situazione ha quindi creato un clima non disteso". Sulla richiesta di cessione, Diaconale puntualizza: "E’ stato accontentato per la destinazione, ha insistito per andare all’Inter, poteva essere venduto ad altre squadre come il Napoli".
Durante l'intervista Candreva non ha mancato di ringraziare la società, che lo ha prelevato dal Cesena rendendolo grande, ed i tifosi, che lo hanno riempito di affetto, dopo un inizio di rapporto titubante. La storia di Candreva ha cambiato marcia dal gol contro il Napoli, fu liberatoria la corsa verso la Curva: un abbraccio ai tifosi scaccia tensioni. Candreva, inoltre, è stato uno dei protagonisti della vittoria della Coppa Italia contro la Roma, partita storica per la rivalità cittadina. Ha detto di aver in casa il poster della vittoria, che non dimenticherà mai. Ha tenuto a precisare anche che sono stati più i bei momenti che quelli bui in questi suoi 4 anni e mezzo, e che alla Lazio sarà sempre grato. Gli mancheranno il "cazzeggio" di Formello, la cacio e pepe di Giocondo di notte al ritorno dalle vittorie, il clima del derby di Roma.