E’ parsa una Lazio addormentata quella scesa in campo contro il Chievo domenica pomeriggio. Poca dinamicità, poca reattività, poca fantasia. Un passo indietro, sicuramente, rispetto alle prime due uscite, dalle quali si poteva almeno trarre qualche spunto interessante. In Chievo-Lazio invece ha regnato la noia, da entrambe le parti si è visto un gioco lento e soporifero. Tra i biancocelesti si fatica a trovare un migliore in campo. Anche il solito grintoso Lulic è apparso questa volta sotto tono, Biglia lento e con poche idee, Felipe che fatica a trovare lo spunto decisivo, Immobile lotta ma non riesce quasi mai ad entrare nel vivo dell’azione.
Tutta la Lazio al di sotto della sufficienza, si salva la coppia centrale di difesa Bastos-De Vrij ed il solito instancabile Parolo. Bene anche Keita quando chiamato in causa. Non è un caso che i due gol siano arrivati da due calci piazzati, palle inattive che in partite del genere possono fare la differenza. Così è successo. La Lazio ha dato l'idea di poter cambiare marcia solo con l'entrata in campo di Keita: frizzantezza e voglia di fare a disposizione della squadra. Il senegalese si è reso pericoloso in un paio di occasioni, oltre ad essere stato pronto a servire l'assist a De Vrij di testa nella mischia in area. Se non era già abbastanza chiaro, a Verona se ne è avuta la dimostrazione: la Lazio ha necessariamente bisogno di Keita sulla fascia. Kishna, forse non al meglio fisicamente, ha brancolato nel buio per 50 minuti, dopo i quali era inevitabile la sua sostituzione. L’esplosività e la creatività di Keita posso essere un fattore determinante per la Lazio di Inzaghi, che deve ripartire col Pescara con una maglia titolare già assegnata sulla fascia sinistra: la numero 14.
Keita, Immobile e Felipe Anderson devono iniziare a rodare i meccanismi, ad accumulare minuti di gioco, perché Inzaghi deve costruire la Lazio su loro tre, sulle loro giocate. Felipe lo aveva detto, in riferimento ad Immobile: “Ci dobbiamo conoscere bene, affinare ancora l’intesa”. Ecco, dalla partita di sabato col Pescara Inzaghi molto probabilmente manderà in campo il suo tridente titolare, pronto a caricarsi la Lazio sulle spalle: sarà un bel banco di prova contro una squadra che ha dimostrato di essere molto organizzata dietro e pericolosa davanti. Keita, oltre a creare superiorità numerica, può essere un fornitore prezioso di cross sulla fascia per Immobile, che contro il Chievo non è mai stato servito dai lati. L'abbraccio dei compagni al gol di De Vrij vale molto, Keita è tornato pienamente a disposizione e questa è una buona notizia per Inzaghi, per tutta la Lazio, che deve tenersi stretta un giocatore che può fare la differenza.
Società Sportiva Lazio VAVEL