Palermo in vantaggio con Rispoli (deviazione di Santon) ad inizio secondo tempo e pareggio di Icardi con un colpo di testa su cross di Candreva (l'ex laziale da la sveglia all'attacco), poi qualche occasione sul finale, ma il pareggio resiste fino alla fine. Primo punto per De Boer che ha ancora molto lavoro da fare e lo sa: "Ci vorranno minimo 4 settimane per una condizione fisica ottimale".
La squadra è ancora in costruzione, con l'arrivo di Joao Mario e Gabigol ed il possibile approdo di un ulteriore centrocampista (Fabregas per Brozovic?) e un difensore/terzino (Caceres, Criscito e Garay). Tutto questo si nota e perciò bisogna dare tempo al mister per poter organizzare al meglio l'intero gruppo, con meccanismi collaudati mediante allenamenti e lezioni tecnico-tattiche alla Pinetina.
Ritornando al match di ieri sera, la squadra non convince al 100% per il gioco espresso, troppe volte "confusionario", senza delle regole precise di base. Il modulo scelto, ovvero il 4-3-3, porta ad un arretramento di Ever Banega, che non strappa l'occhio nel ruolo di play basso. Infatti, l'argentino davanti alla difesa fatica, propone giocate abbastanza "scolastiche" e non può dar sfogo alla sua creatività-incisività, come da trequartista dietro le punte. Bisognerà valutare la posizione nelle prossime gare, perchè non si può sprecare un giocatore così.
Rare idee, poi, sulle fasce, dove Perisic ed Eder sembrano lontani parenti dei giocatori visti ad Euro 2016 con poca corsa, idee e cross. L'ingresso di Antonio Candreva, con la sua mezz'ora di gioco, porta freschezza, rapidità e rifornimenti a centroarea, Icardi ringrazia e firma il pari.
Sul gol subito un po' di sfortuna, con la deviazione di Santon sul tiro di Rispoli dal limite, ma una grande squadra dovrebbe saper reagire e cercare in tutti i modi di vincere il match. La Beneamata, meglio nel secondo tempo che nel primo, cerca di spingere ma non con la giusta convizione e concentrazione fino alla fine, sprecando qualche opportunità al tramonto del match.
Ora la pausa per le Nazionali, il Pescara in trasferta (non facile) e poi la Juventus per aprire un ciclo di partite complicate con squadre di vertice. Lì si capirà se l'Inter targata Suning avrà le carte in regola per lottare fino a fine stagione. Con il lavoro a gruppo completo (il mercato termina il 31 agosto) sarà più "semplice" per Frank De Boer far comprendere la propria idea di calcio e "impostare" un gioco che possa dare i risultati sperati, magari con un difensore di riserva di "alto grado".