Frank De Boer prepara, con grande attenzione, il debutto interno. Il match di domenica - fischio d'inizio alle ore 18 - è già delicato crocevia per l'olandese. La scoppola sul campo del Chievo impone una repentina reazione, in termini di gioco e soprattutto risultato. In soffitta la retroguardia a tre, l'olandese torna, con il rientro di Murillo, ad affidarsi alla collaudata linea a quattro. Sull'esterno la prima sorpresa. Come riporta la Gazzetta dello Sport, nella giornata di ieri spazio a Santon nella formazione tipo. Estate di rincorsa per il laterale italiano, valigie alla mano, tra Premier e Serie A. Sunderland, Napoli e West Ham, visite mediche ricche di interrogativi a bloccarne il decollo. Ora una nuova opportunità, per riconquistare l'Inter e un futuro da protagonista. La presenza di Santon spinge in panchina D'Ambrosio, con Nagatomo sul settore di destra.
Piacevole anche la soluzione mediana. De Boer affida le chiavi del gioco a Banega. L'argentino arretra il raggio d'azione e si posiziona a centrocampo, non nelle vesti di trequartista, bensì in quelle di regista puro. Chiaro il pensiero del tecnico. Palla a Banega, il giocatore di maggior qualità, per sviluppare rapidamente la manovra, verticalizzare l'azione al momento opportuno, gestire la sfera in attesa di visualizzare il giusto corridoio.
La Gds sottolinea il rischio dell'operazione. La presenza di Banega nella zona centrale obbliga allo spostamento di Medel, schermo prezioso a protezione dei quattro di difesa. Con il cileno sul centro-destra, il rischio è di perdere il naturale equilibrio, esponendosi alle folate altrui. Difficile ipotizzare quindi questo schieramento al via. Plausibile invece il ricorso a questa soluzione d'emergenza in determinati momenti.
Ultimo nodo riguarda i due esterni offensivi. Il rientro di Perisic è pressochè certo, a destra è ballottaggio Eder - Candreva. L'ex Lazio gradisce il 4-3-3, a differenza dell'italo-brasiliano (più incisivo a un passo dalla porta), ma non ha i novanta minuti nelle gambe. Staffetta alle porte.
4-3-3, con Banega in regia