Falsa partenza. L'Inter cede - nettamente - al Chievo, incassa la doppia segnatura di Birsa e conferma il momento difficile, a livello di gambe e di testa. Pesa sulle spalle della squadra un'estate tormentata, lunghi viaggi e un tardivo cambio della guardia in panchina. De Boer assorbe le prime stilettate della stampa per alcune scelte a dire il vero discutibili e valuta un passo indietro dopo l'azzardo d'esordio. Il 3-5-2 non è modulo adatto, perché inibisce le qualità della rosa, toglie freschezza a Banega e priva l'Inter delle ali d'attacco, fonte unica, o quasi, di gioco e sviluppo.
Con il Palermo - domenica a San Siro il via alle ore 18 - si torna all'antico, al modulo caro a Mancini e affine anche a De Boer. 4-3-3, con Icardi al centro dell'attacco e due esterni alti di qualità - con una settimana in più di allenamenti - Candreva e Perisic, l'escluso eccellente con il Chievo. A determinare lo schieramento, la posizione di Banega. Per non sbilanciare eccessivamente l'undici, probabile l'utilizzo dell'argentino in mediana, da mezzala, con Medel e Kondogbia a comporre il reparto e Brozovic nuovamente in panchina, ma più vicino alla permanenza in nerazzurro.
Il rientro di Murillo - dopo il turno di squalifica - restituisce qualche certezza alla linea di difesa. Si riforma la coppia granitica con Miranda - base dei successi dell'Inter nel girone d'andata dello scorso campionato - Ranocchia, titubante, torna ad accomodarsi al fianco del tecnico. D'Ambrosio, marcatore nella retroguardia a tre opposta al Chievo, scivola sull'esterno, con Nagatomo sul fronte opposto. Santon è l'alternativa. Erkin sul piede di partenza.
La probabile formazione: