L'Inter si dissolve a Verona, Frank De Boer incassa il primo montante e si pone in trincea per difendersi dal fuoco della stampa. Sconfitta pesante, sul piano del gioco e del risultato. Inter a tratti inerme, travolta dalla corsa del Chievo e anestetizzata da uno schieramento non certo ideale. Birsa colpisce due volte, acuendo le difficoltà di una difesa a tre inventata per l'occasione. Qualche finta, per mandare a vuoto gli incerti intrepreti in nero-azzurro, chirurgica precisione per infilare Handanovic.
"Siamo delusi certamente del risultato. Dobbiamo migliorare tanto, ma sono fiducioso del fatto che miglioreremo sia a livello di gioco che fisico e avremo migliori risultati".
Ovvio che il principale interrogativo verta su uomini e modulo. Dopo varie prove di 4-3-3 e 4-2-3-1, l'avvento del 3-5-2, con la rinuncia a Perisic, pezzo pregiato dell'argenteria di casa Inter. De Boer motiva l'operazione, chiamando in causa la scarsa forma fisica di diversi giocatori e la disposizione del Chievo di Maran.
A spezzare definitivamente le gambe all'Inter il primo gol di Birsa, colpo letale per una squadra già incerta e lenta nel giro palla. Importante ora crescere in fretta, per non salutare, con un inizio a rilento, gli obiettivi di stagione.
"Candreva al posto di Perisic? Abbiamo tanti giocatori e dobbiamo stare attenti perché non tutti possono giocare per 90 minuti. Ho fatto giocare la mia squadra con tre o cinque difensori valutando la nostra condizione fisica e il sistema di gioco del Chievo, che giocava con quattro dietro e il rombo. Abbiamo preso il gol in un momento in cui creavamo occasioni, forse la nostra concentrazione si è persa anche a causa della condizione fisica e magari in certe occasioni si poteva fare un fallo per interrompere l'azione. La condizione fisica ha influito a volte anche nella transizione, ho deciso di giocare a tre dietro anche per questo. Abbiamo giocato solo un match amichevole e non ho avuto modo di migliorare certi aspetti".
Fonte Mediaset Premium