Frank De Boer esce dal prato di Limerik, Irlanda, con indicazioni interessanti. L'Inter risponde presente e in una serata d'agosto allontana gli interrogativi del recente periodo. Una vittoria salutare per abbracciare la stagione alle porte con rinnovato ottimismo. Il Celtic è tecnicamente poca cosa, ma l'undici di Rodgers è ad alto impatto fisico e può quindi soffocare una squadra preda di dubbi e incertezze. Invece l'Inter regge, muta nel corso del match e segna due volte, con Eder e Candreva. Pregevole il gioiello dell'esterno azzurro.
Il tecnico olandese percorre la via del suo predecessore. 4-2-3-1 almeno in avvio, Nagatomo preferito ad Erkin, Ranocchia al fianco di Miranda per collaudare la coppia centrale anti-Chievo. Primi passi per Eder dopo l'Europeo.
L'Inter bussa al terzo. Perisic sfonda a sinistra e crossa basso poco dentro l'area di rigore, Banega pecca però in precisione. Il croato si mette in proprio qualche minuto dopo, ma la conclusione è centrale. L'Inter soffre in sparute occasioni, quando il Celtic riesce a velocizzare la manovra e a tagliar fuori la diga mediana nerazzurra. Medel deve trovare la miglior forma e Kondogbia esagera, spesso, nell'impeto. Il transalpino non disdegna qualche sortita. Va in slalom al 37', prova poi ad incrociare il destro, ma la parata di Fasan è semplice. Il gol dell'Inter arriva al tramonto della prima frazione. Corner dall'out di sinistra, sponda sul secondo palo e tap-in comodo di Eder.
Nella ripresa, De Boer capovolge l'Inter. Jovetic rileva Medel e affianca Icardi, Banega, positivo già nelle vesti di trequartista, abbassa il raggio d'azione e diventa costruttore di gioco. Ciftci conclude con eleganza una trama volante del Celtic, ma la traversa salva Handanovic. L'Inter a tratti piace, l'ammasso di giocatori di qualità garantisce buone trame, ma costringe la retroguardia a qualche sofferenza in più. Candreva rileva Eder e si presenta con un capolavoro. La ripartenza al minuto 71 chiude la sfida. Icardi prende palla a centrocampo, si gira e infila per il nuovo compagno. Candreva osserva l'estremo difensore e lo beffa con un tocco sotto.
Abbraccio convinto, pacche sulle spalle, l'impressione di un deciso cambio di rotta.
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