Una stagione passata sbiadita per Felipe Anderson, costellata da molti bassi e pochissimi alti. Dopo aver trascinato la Lazio ai preliminari di Champions League l'anno precedente, il brasiliano era ad un passo dalla firma con il Manchester United per circa 50 milioni di euro. Un affare sfumato all'ultimo, probabilmente per le perplessità di Lotito sulla tempistica e le rivolte della piazza che si sarebbero scatenate di lì a poco. Oggi, difficilmente ci sarebbero società disposte a mettere sul piatto tale cifra: il calciatore si è totalmente deprezzato durante l'anno con prestazioni di scarso livello, oggi fa fatica ad arrivare ad una quotazione che corrisponda alla metà esatta offerta dallo United lo scorso Agosto.
Anderson è al momento impegnato nei Giochi Olimpici a Rio de Janeiro, fuori quota portato dal tecnico per completare la rosa. Il classe '93 ha già debuttato contro il Sudafrica con uno scialbo 0-0 che ripercorre le orme della nazionale maggiore. Il calciatore, al termine della partita, ha rilasciato alcune considerazioni in merito alla partita, gettando un alone di mistero sul suo futuro.
Nell'intervista a La Gazzetta dello Sport il brasiliano si è espresso così: "Sapevamo che non sarebbe stato facile, ora però dobbiamo cominciare a vincere perché vogliamo conquistate l'oro per il nostro popolo. Mi sono trovato bene a centrocampo, è il ruolo che preferisco perché lì gioco di più la palla e vorrei proseguire in mezzo anche in futuro".
"Alla Lazio o in un altro club? Vediamo dai, nel calcio non si sa mai... L'anno scorso è andato tutto male, ho sbagliato tanto. Ora però ho imparato e nella vita è così: impariamo quando perdiamo, non quando vinciamo. Il passaggio di Candreva all'Inter? Sapevamo che voleva andare via e sono contento per lui, ha coronato un sogno. Continuerò a seguirlo sperando giochi alla grande, ma ovviamente sono dispiaciuto, anche per i nostri tifosi che sono tristi perché è un giocatore importante".