Sembrava poter essere parte integrante del progetto, invece si è rivelato un ottimo uomo-mercato per cercare di monetizzare e reinvestire, ma ad oggi, 6 agosto, la situazione di Davide Santon è in uno stallo ai limiti del paradosso. Il terzino è un prodotto del settore giovanile nerazzurro, quindi un'arma decisamente utile per il nuovo regolamento, ma le diverse offerte che sono pervenute ai dirigenti dell'Inter hanno convinto e di fatto il classe 1991 è diventato cedibile.
Ci hanno provato prima il Sunderland e subito dopo il Napoli, trovando l'accordo intorno ai 5-6 milioni con i nerazzurri, ma ad un passo dall'ufficialità sono stati rilevati alcuni problemi sui quali non si poteva soprassedere: con gli inglesi il motivo "ufficiale" è stato un disaccordo su una riduzione dell'ingaggio in caso di retrocessione, con i partenopei invece degli acciacchi evidenziati dalle classiche visite mediche di rito. Ieri, dopo una trattativa piuttosto lampo, anche il West Ham ha messo le mani sul giocatore accordandosi per un prestito con dirittto di riscatto, una formula già differente che lascia intendere la volontà dell'Inter di venderlo, ma durante i test pre-ufficializzazione sono stati riscontrati altri problemi, dunque il giocatore è tornato a Milano e la trattativa è saltata, nuovamente. Tre su tre.
Santon è diventato dunque un caso di mercato e non solo, probabilmente però non per la stessa società, perchè sembra evidente che Ausilio e il suo staff abbiano maturato la decisione di lasciarlo partire. Eppure è altrettanto evidente che si stia portando a spasso dei problemi sufficientemente gravi da impedirgli di firmare un nuovo contratto con un'altra squadra e che l'Inter sia a conoscenza della sua condizione fisica. Il punto incriminato dovrebbe essere un ginocchio, peraltro già operato, ma che necessiterebbe di finire nuovamente sotto i ferri per essere nuovamente sistemato. Ovviamente le squadre sono restie ad acquistare il giocatore col rischio calcolato di perderlo immediatamente per un lungo periodo di tempo, ma la stessa Inter non vuole procedere all'operazione, essendo il giocatore in lista cedibili.
Al momento l'unica soluzione possibile al giallo è attendere una società che sia disposta a correre il rischio di rilevare il cartellino, magari con un prestito con diritto di riscatto, per poi procedere all'operazione chirurgica. La realtà è però che questo è uno scenario molto improbabile: Santon sembra destinato a rimanere a Milano, operarsi e cercare di imporsi, almeno nella seconda parte di stagione, in una Inter che trova nei terzini un punto debole. E chissà, magari anche convincere di nuovo Mancini.