Il risultato non lascia spazio al dubbio. L'Inter incassa uno schiaffo pesante, un montante che scuote la squadra, ma non cancella il buon approccio. Primo tempo di qualità, soluzioni di primo piano, con Banega ad illuminare la scena e Perisic a scalfire la granitica retroguardia inglese. Il crollo nella ripresa, figlio di ritocchi necessari e di una condizione imperfetta. A corto di fiato, l'Inter sbanda e si concede. Grappolo di reti e figuraccia. Mancini non si scompone.
"A nessuno piace perdere, soprattutto 6-1, ma al di là del risultato il primo tempo è stato ottimo, con i giocatori insieme per la prima volta che hanno fatto vedere cose importanti. Dal 50' in poi abbiamo sbagliato troppo e il risultato è figlio di questa situazione".
Il tecnico non si nasconde. Perdere, in malomodo, non è salutare, ma affrontare compagini di alto profilo europeo accelera il percorso di crescita, specie per un gruppo al completo ieri per la prima volta. Un cenno anche a Banega, già a suo agio nel cuore della squadra, già in grado di tendere la mano ai compagni, ripulendo la manovra.
"Perdere non è mai bello, ma preferisco giocare contro squadre forti perché al di là dell'entità della sconfitta è meglio affrontare formazioni di un certo livello. Banega? È un calciatore che deve essere libero di giocare, è bravo e abbiamo bisogno di inserimenti da dietro per fare gol. Hanno giocato insieme per la prima volta, possono migliorare ancora lavorando".
Chiusura sugli obiettivi futuri. Dopo la qualificazione all'Europa League, con il quarto posto dello scorso anno, Mancini punta con decisione a progredire in graduatoria, centrando il ritorno nella massima competizione europea per club.
"Nella prossima stagione vogliamo migliorare il quarto posto ed è nelle nostre possibilità, dobbiamo lavorare molto per trovare la giusta condizione e fare bene".