Al termine della partita con il PSG - valida per l'International Champions Cup - Roberto Mancini rilascia alcune dichiarazioni ai microfoni di Inter Channel. Il tecnico si divide tra campo e mercato, analizzando i 90 minuti di Eugene e le future mosse del club nerazzurro.
Inter in partita per 70 minuti, squadra in grado di giocare alla pari con una compagine di primo piano a livello europeo. Un gol per parte nella frazione d'avvio, poi la rete di Kurzawa a spezzare l'equilibrio. Distanza più netta nella fase conclusiva, i "ritocchi" di Emery - in campo i titolarissimi Di Maria e Cavani - accentuano la forbice tra le due realtà, Mancini per concedere respiro ad alcuni giocatori deve ricorrere a giovani in divenire. La profondità del PSG spiega le difficoltà dell'Inter negli ultimi venti minuti.
"Al momento c'è una differenza enorme tra noi e il Paris Saint-Germain. Per 70 minuti abbiamo fatto abbastanza bene, giocando all'altezza dei nostri avversari. Poi con i cambi si è notata di più la differenza perché nell'ultima mezz'ora noi abbiamo fatto giocare dei ragazzi, mentre loro hanno inserito giocatori del livello di Cavani e Di Maria"
Caldo torrido, in una fase di preparazione intensa, difficile offrire il meglio. Fiato corto, gambe pesanti, calo prevedibile. Nessun problema per Kondogbia, fuori nella ripresa per un fastidio alla caviglia. Mancini rassicura i tifosi.
"Faceva anche molto caldo, può essere che abbia inciso un po' sul calo fisico. Adesso ci aspettano altre due partite, speriamo di fare bene. Kondogbia? Non è un infortunio serio".
Chiusura sul mercato. Quasi stizzito, il tecnico respinge le domande. Tiene banco il caso Icardi - nuovo obiettivo del Napoli dopo la partenza direzione Torino di Higuain - mentre in entrata si attendono sviluppi sul fronte Candreva. Mancini resta guardingo, in attesa di un incontro chiarificatore con i nuovi proprietari.
"Icardi incedibile? Bisogna chiederlo al presidente. Candreva per completare la rosa? Anche questa è una domanda che dovete fare al presidente".