Inizia per l'Inter una delicata fase di preparazione. Dopo i primi giorni a Riscone di Brunico, l'avventura americana, quattro amichevoli per valutare condizione e momento. Felipe Melo - uno dei giocatori con maggiore esperienza in gruppo - si confida ai microfoni di Inter Channel, tra ritiro e stagione in archivio.
Dopo il tira e molla di mercato della scorsa estate, la tranquillità attuale. Melo può svolgere per intero il lavoro con i compagni. Fondamentale assorbire i dettami del tecnico e mettere nelle gambe minuti.
"Sono 4 anni che non inizio la stagione così presto. L'anno scorso non avevo fatto la preparazione con la squadra, infatti dopo un primo periodo positivo ho avuto un calo. Nel calcio di oggi, oltre alla parte atletica, penso che sia fondamentale la tattica. Tutti i giocatori devono fare ciò che chiede il mister".
Rendimento alterno nel primo anno di Inter. Avvio positivo, con Melo perno centrale della mediana nerazzurra. Poi, un evidente calo nella seconda parte di stagione, con il brasiliano in seconda fila, spesso relegato in panchina.
"Non avendo lavorato nel precampionato con la squadra, sapevo di poter incontrare delle difficoltà nel corso della stagione. Mi sono sempre allenato, anche a casa, e penso che questo mi abbia aiutato a concludere al meglio l'anno. Per noi professionisti la preparazione fisica è fondamentale".
L'obiettivo è chiaro, migliorare il percorso recente ed entrare nuovamente in Champions. Non spaventa l'agenda ricca di impegni, l'Europa League è il giusto trampolino per ri-acquisire una dimensione extra-nazionale. Da correggere alcune disattenzioni, specie con squadre di rango inferiore. Un'Inter da corsa nei match d'alta classifica, in affanno contro squadre in gradi di chiudersi e pungere in contropiede. Serve un'idea di gioco più definita, Felipe Melo non ha dubbi a riguardo.
"Sono venuto qui per aiutare la squadra, sono cresciuto vedendo le vittorie dell'Inter e quando indosso questa maglia sono felice. Per me è come vivere un sogno. Dobbiamo puntare sempre al massimo, l'obiettivo è tornare in Champions League".
"Dobbiamo evitare di ripetere gli errori dello scorso anno. Abbiamo perso troppi punti nella seconda parte della stagione ma contro le grandi squadre abbiamo fatto bene. L'Europa League? Avremo più partite durante l'anno ma giocare competizioni europee fa sempre piacere anche per il valore degli avversari".
Il brasiliano riserva un plauso al pubblico, elemento decisivo per le fortune del club.
"Ci hanno sempre supportato, anche quando le cose non andavano bene. Noi dobbiamo vincere per loro, abbiamo una tifoseria molto importante".
Chiusura dedicata alla nazionale verdeoro. L'eliminazione prematura in Copa accentua lo stato di crisi del calcio brasiliano, l'Olimpiade di casa è l'occasione per invertire la rotta. Il Brasile si aggrappa al talento di Neymar, ma l'impresa non è semplice. Le ultime parole ripercorrono, invece, il dramma di Istanbul, Felipe Melo "abbraccia" la Turchia.
"In Copa America siamo andati male, ora speriamo di vincere le Olimpiadi, soprattutto perché giochiamo in casa. Gli avvenimenti di Istanbul degli ultimi giorni mi rattristano molto, ho vissuto lì 4 anni e ho molti amici che ci vivono. Ci vuole più pace nel mondo, siamo tutti fratelli, senza distinzioni".