Inizia a prendere forma il Milan del futuro. Con la recente scelta di Vincenzo Montella, infatti, il Diavolo sembra aver trovato quell'allenatore capace di definire con precisione quella che deve essere la rosa del futuro, adattandosi nel contempo alle possibilità della società rossonera. Punto fondamentale di partenza, il 4-3-3, modulo offensivo prediletto dal mister campano ed ottimo a valorizzare le peculiarità del pacchetto offensivo milanista, forse l'unico a salvarsi nella scorsa stagione, anche grazie al super lavoro di Carlos Bacca.

Proprio in ambito attaccanti, escludendo l'ingaggio di Lapadula, il mercato non sembra smuoversi, con tante pedine fondamentali ancora da piazzare. Niang dovrebbe restare, Menez invece no. Balotelli non rientra nei piani di Montella, mentre ancora niente si dice di un eventuale addio di Luiz Adriano. Poco o nulla, dunque, in attacco, per un reparto che potrebbe cambiare solo se, previa offerta congrua, dovesse lasciare proprio Bacca, voluto fortemente da Arsenal e West Ham.

A centrocampo l'obiettivo numero uno continua ad essere il polacco Zielinski, fortemente voluto anche da Napoli e Liverpool. Il giocatore piace molto a Montella proprio per la sue capacità tattiche ma il costo del cartellino, circa diciotto milioni, non ha ancora dato ufficialmente il via ad un assalto che comunque potrebbe concretizzarsi nelle prossime ore. Smentita proprio recentemente, l'eventuale pazza idea Arda Turan, con Galliani che ha categoricamente affermato di non aver parlato affatto con Braida ed il Barcellona. Sempre forte, inoltre, l'interesse per Sosa, ritenuto però incedibile da Besiktas. 

Quasi fatta, in difesa, per Musacchio, con il Milan pronto ad un investimento importante. L'aquisto del centrale porterebbe, finalmente, Romagnoli ad avere un ottimo compagno di reparto, potendo così esaltare le doti di uno dei migliori prospetti italiani in circolazione. Dopo l'Europeo, torna in auge De Sciglio, per ora ritenuto incedibile e sicuramente pronto a riprendersi quel ruolo di comprimario venuto meno nella scorsa stagione.

ECCO COME POTREBBE ESSERE IL MILAN DEL FUTURO: