Roberto Mancini - ospite a Sky Sport nel corso della trasmissione Calciomercato - L'originale - si divide tra presente e futuro, tra impegni estivi e stagione a venire. Il tecnico commenta le prestazioni di alcuni giocatori, al momento lontani dal mondo nerazzurro, ma attesi a un ruolo importante di qui a qualche mese. Il gol di Eder - al tramonto della sfida con la Svezia - riaccende il tormentone sul valore dell'attaccante. Vicino alla porta - da seconda punta - Eder riesce ad essere più incisivo. Dopo la parentesi scomoda della scorsa stagione - via vai tra campo e panchina - il giocatore intende ritagliarsi un posto in prima fila. Mancini tende la mano all'ex Samp.
“Prima di tutto lui è un professionista serissimo, ha avuto la sfortuna di arrivare qui all’Inter nel nostro momento peggiore ma ha sempre fatto il suo dovere. Purtroppo non è riuscito a fare tanti gol, ma abbiamo fiducia in lui”.
“Io sono esigente perché se si gioca nell’Inter si deve essere bravi giocatori e dare il massimo. Per vincere servono giocatori bravi e che siano in grado di esprimere il massimo, io voglio questo. Poi sul comportamento è ovvio che non può essere uguale per tutti”
Attesa per ammirare all'Inter anche Banega. Il talento dell'Albiceleste - fiore all'occhiello al momento del mercato estivo - è il tassello di qualità utile a sbrogliare la manovra fisica dell'undici nerazzurro. Giocatore di pensiero e azione, abile tecnicamente, bravo a verticalizzare, in grado di ricoprire più zone in mediana.
“La mia idea è quella di voler vedere prima i giocatori che avrò a disposizione a inizio stagione. Lui ora sta facendo un po’ la mezzapunta ma è molto libero di muoversi, non ha un ruolo ben definito. Lui è un centrocampista offensivo che però prende palla partendo da dietro, penso che il suo ruolo sia questo”.
La Juventus non si culla sugli allori. Dopo il colpo Pjanic, in dirittura d'arrivo l'affare Dani Alves. Profili di spessore internazionale, la Signora aumenta la sua forza, avvicina le big d'Europa e stacca, nettamente, il grosso del calcio italiano. Difficile competere con la società bianconera, Mancini ammette la superiorità dei rivali.
“Le altre sono un po’ ferme, loro se riescono a rinforzarsi come stanno facendo ora con Miralem Pjanic e Dani Alves partiranno come molto favoriti. Noi dobbiamo aspettare e vedere cosa succederà, parlare adesso è difficile”.
In chiusura, qualche parola sul percorso in nerazzurro. Mancini conferma la volontà di restare a Milano, di intraprendere un nuovo cammino con la proprietà cinese.
“Non credo proprio di non essere l’allenatore dell’Inter la prossima stagione; poi nel calcio nulla è scontato, se poi magari l’Inter mi vende tutti i migliori giocatori… Ma questo lo dico come battuta, ovviamente (ride, ndr).”