Piero Ausilio - presente al Festival del Calcio a Perugia - si divide tra mercato e futuro societario. Rimbomba nell'ambiente il nome Yaya Touré. Ausilio smentisce una repentina chiusura, la trattativa è in essere, ma non siamo a un passo dalla firma. Prima di completare ingenti operazioni in entrata, occorre attendere lo snodo societario. I vertici del club sono in viaggio per chiudere il passaggio di quote al Suning Group. Dopo la conferenza di lunedì, possibile un cambio di passo sul mercato.
"Yaya Touré piace tanto al nostro allenatore, ma prima deve esserci il cambio di proprietà".
"Qualcuno ha detto che ha già fatto le visite, ma in verità i tempi sono più lunghi. C'è in corso un passaggio di quote da Thohir e Moratti a questo gruppo cinese. Ancora nulla di ufficiale, si leggono tante cose e se devo essere sincero molte delle persone che stanno lavorando con me stanno raggiungendo la Cina perché probabilmente nei prossimi giorni le trattative diverranno qualcosa di più. Questo per dire che su Touré non c'è ancora nulla"
Tourè è un profilo d'esperienza, ha personalità e spessore internazionale, è il primo nome sulla lista di Mancini. A cozzare con i desideri del tecnico, età avanzata e ingaggio. Una stagione in chiaroscuro a Manchester può aprire alla dipartita dalla Premier, Tourè vuole una nuova avventura - l'ultima ad alto livello - e il Mancio è pronto a carte false per affiancare a Banega l'ivoriano. Attenzione però ai paletti del Fair Play Finanziario, occorre rispettare un equilibrio sottile.
"Piace tanto al mio allenatore e oltre ad essere molto forte è molto costoso. Noi abbiamo un problema in più, al di là della proprietà qualsiasi essa sarà siamo sotto il controllo della Uefa per mantenere i parametri impegnativi del Fair Play Finanziario. Parametri che dobbiamo rispettare e tutto quello che sarà il mercato dev'essere fatto in rispetto di questo".
L'obiettivo è consolidare la crescita di stagione e compiere un ulteriore passo per avvicinarsi alla vetta della massima serie. Il gap che separa Inter e Juventus è oggi ampio, ma la compagine nerazzurra non può ambire a posizioni di rincalzo. Questo il pensiero di Ausilio.
"Siamo consci delle grandi difficoltà da superare ma lotteremo per vincere. Siamo l'Inter e non possiamo pensare in partenza di puntare al secondo o terzo posto. Ci sono ovviamente altre squadre che potranno confermarsi ma noi vogliamo esserci".