Due su due, sei su sei. Simone Inzaghi conferma l'ottimo debutto di Palermo, infilando il suo secondo successo sulla panchina biancoceleste. La prima all'Olimpico del nuovo tecnico termina 2-0, contro l'Empoli di Giampaolo, la Lazio si impone con facilità dimostrando la netta scissione con le ultime fasi della precedente gestione Pioli: cattiveria, sacrificio, movimenti senza palla e una buona fluidità hanno rigenerato la squadra. La pratica è chiusa già nella prima frazione: Candreva realizza un calcio di rigore al 7', Onazi buca Pelagotti per il raddoppio al 44'. Il successo odierno proietta i biancocelesti al settimo posto, a quota 48 punti, con relativo aggancio al Sassuolo e ad un punto dal Milan. L'Empoli, dopo la vittoria casalinga contro la Fiorentina, non riesce a ripetersi e rimane in dodicesima posizione con 39 punti. 

Foto: @OfficialSSLazio on Twitter
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"Squadra che vince, non si cambia". Simone Inzaghi sembra incarnare quasi totalmente questo famoso detto, contro l'Empoli il tecnico piacentino ripropone il 4-3-3 che ha sbancato il Barbera di Palermo, effettuando soltanto un cambio: il rientrante Hoedt per Bisevac. Il centrale tedesco affianca in mezzo Gentiletti, completando il pacchetto difensivo con Patric e Lulic. A centrocampo, conferma per Onazi sul centro destra di metà campo, Biglia in regia e Parolo intermedio di sinistra. In avanti riproposto il tridente Candreva, Klose e Keita, nonostante la rete e il buono stato di forma di Felipe Anderson. 

(4-3-3) Marchetti; Patric, Hoedt, Gentiletti, Lulic; Onazi, Biglia, Parolo; Candreva, Klose, Keita.

Giampaolo si affida allo schema principe, 4-3-1-2 con diversi cambi apportati. Pelagotti sostituisce tra i pali l'infortunato Skorupski mentre Cosic prende il posto di Tonelli al centro della difesa. In avanti, il tecnico empolese opta per Alessandro Piu: il numero 22 affianca Pucciarelli, con Maccarone relegato in panchina. Con Zielinski squalificato, centrocampo a tre formato da Croce, Paredes e Buchel. Saponara, ovviamente, a galleggiare sulla trequarti.

(4-3-1-2) Pelagotti; Laurini, Cosic, Costa, Mario Rui; Croce, Paredes, Buchel; Saponara; Pucciarelli, Piu. 

Foto: @OffcialSSLazio on Twitter
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Il match si sblocca subito in avvio, dopo un paio di percussioni di Keita, la Lazio usufruisce di un calcio di rigore per il fallo di mano di Cosic sulla conclusione di Parolo. Dal dischetto si presenta Antonio Candreva che spiazza Pelagotti e porta in vantaggio i biancocelesti. Pochi istanti più tardi, è ancora Candreva a rendersi pericoloso con destro al volo masticato che rotola sul fondo. L'Empoli non regala segni di vita, i padroni di casa riescono a spezzare il gioco avversario e ripartire in contropiede come nell'occasione di Lulic al 17', con Pelagotti a mettere una pezza sul tiro angolato del bosniaco. Piove sul bagnato per gli azzurri allenati da Marco Giampaolo: problemi per Laurini che è costretto ad uscire, al suo posto Bittante. Dopo una situazione di stallo tra le due compagini, la Lazio finisce in crescendo la prima frazione. Candreva, solo davanti alla porta empolese, è murato dall'uscita di Pelagotti mentre Klose non finalizza di testa, l'ottimo cross dal versante mancino di Lulic. Al 44' la meritata rete del raddoppio con Onazi che chiede ed ottiene l'uno-due a Klose, piazzando all'angolino la sfera. 

Foto: @OfficialSSLazio on Twitter
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Il secondo tempo segue il canovaccio del primo, con la squadra di Inzaghi padrone del campo e l'Empoli succube delle giocate avversarie. Il 3-0 è sfiorato in ben due circostanze: prima Candreva che riceve in area da Klose ma la sua conclusione è letteralmente murata da un difensore; poi Keita, che accentratosi, scarica un tiro potente e angolato sul quale Pelagotti compie un'autentica prodezza. Dopo l'assalto iniziale, la partita sembra acquietarsi. Le due squadre effettuano delle sostituzioni, garantendo nuova linfa alla formazione. Nel finale, intorno all'82', l'Empoli ha la ghiotta occasione per riaprire la gara e rendere gli ultimi minuti palpitanti ma Riccardo Saponara spreca sotto porta con la sfera che lambisce il palo alla destra di Marchetti e finisce sul fondo. Dall'altra parte ci prova Djordjevic ma non trova il guizzo vincente. Dopo 4' di recupero, Cervellera decreta la fine della gara e la vittoria laziale.