L'occasione ufficiale è il rinnovo dell'accordo con uno degli sponsor del Bologna, ma quando è presente un esponente della società come l'ad Claudio Fenucci è impossibile non scivolare rapidamente dagli accordi commerciali alle situazioni di campo e societarie di questo Bologna.
Il futuro di Pantaleo Corvino è argomento piuttosto chiacchierato e Fenucci risponde così alle domande sul futuro del direttore sportivo: "All'interno dei club serve una riorganizzazione. Nessun club, oggi, può assegnare il monopolio di un'area a un solo soggetto. Serve una struttura dinamica per avere un club forte. Oggi abbiamo un direttore sportivo capace. Se deciderà di essere in linea con le nostre regole andremo avanti, viceversa faremo delle scelte alternative. Se è emerso un malumore, non è certo uscito da parte nostra: se dovesse interrompersi il rapporto faremo le nostre valutazioni. Ovviamente dopo la certezza della salvezza." Di sicuro nulla è ancora definito: "I tanti nomi usciti per il dopo Corvino? Con loro, non solo con Sabatini, mi sento spesso perché facciamo parte dello stesso mondo. Fin quando non avremo chiaro il quadro interno della società e fin quando qualcuno non manifesterà ufficialmente i problemi a inserirsi nel nostro quadro operativo non penseremo ad un nuovo ds. Mercato? Se in estate ci sarà una cessione importante, quei soldi saranno totalmente reinvestiti."
Altro tema caldo delle scorse settimane è stato quello relativo al futuro di Roberto Donadoni. Fenucci sgombra il campo: "Futuro di Donadoni? Ho un ottimo rapporto con lui, ho sempre creduto che fosse la persona giusta. Entrambe le parti vogliono proseguire il rapporto e posso affermare che Donadoni sarà il nostro allenatore anche il prossimo anno. Sinceramente non vedo minacce all'orizzonte, siano esse legate al Milan o alla Nazionale. Anzi mi stupirei se la Figc dovesse continuare a proporlo per la Nazionale mettendoci in difficoltà." Ultimo argomento il nuovo stadio del Bologna: "Ci sono molti step. Dopo il parere della Sovrintendenza bisognerà capire il piano economico e trovare le coperture finanziarie che non possono essere totalmente a carico di Saputo. Noi miriamo ad aumentare i ricavi del club, quindi lo stadio deve diventare finanziariamente sostenibile. Ci sono tempi tecnici, credo che un inizio dei lavori nella stagione 2018/19 sarebbe un traguardo eccezionale."