Tanta sofferenza ma tre punti fondamentali per l'Inter nell'anticipo delle ore 15. Contro il Frosinone, la squadra di Roberto Mancini palesa molte delle difficoltà espresse nella ripresa contro il Torino e soffre enormemente causa anche molte defezioni in difesa, Miranda su tutte, ma riesce ad imporsi grazie all'incornata del solito Icardi (50° goal nella 100^ presenza in maglia nerazzurra) arrivata ad un quarto d'ora dal termine. Prestazione di carattere del Frosinone, che colpisce due pali e crea molte palle-goal dalle parti di Handanovic con Ciofani vero trascinatore della squadra di Stellone, anche dopo l'espulsione di Blanchard a dieci dal termine. Grazie a questo successo, i nerazzurri si stabilizzano temporaneamente al quarto posto a quota 58, scavalcando la Fiorentina e staccandola di due punti. I ciociari rimangono in penultima posizione con 27 punti, a meno uno da Palermo e Carpi.
Stellone deve fare a meno di Dionisi, squalificato, e degli infortunati Soddimo e Sammarco. Al posto dell'attaccante c'è Paganini, dirottando il modulo nel classico 4-4-2 con Gori sulla fascia mancina. In avanti, Kragl affianca l'inamovibile Ciofani mentre Frara, in mezzo al campo, sostituisce Sammarco. Nella linea a quattro di difesa, Alessandro Rosi riconquista una maglia da titolare, completando il reparto insieme ad Ajeti-Blanchard e Pavlovic.
(4-4-2) Leali; Rosi, Ajeti, Blanchard, Pavlovic; Paganini, Frara, Gucher, Gori; Kragl, Ciofani.
Mancini è in vena di rivoluzione e la pratica quest'oggi proponendo molte pedine d'eccezione in uno schema leggermente differente rispetto a tempi recenti. Il 4-4-2 del tecnico nerazzurro prevede una certezza: Samir Handanovi tra i pali; la retroguardia è orfana degli squalificati Miranda e Nagatomo, in campo vanno Juan Jesus e Telles. Ritorna Felipe Melo in mezzo al campo, al fianco di Brozovic mentre sugli esterni ci sono Biabiany e Perisic. In attacco altro rientro illustre: Jovetic. Il montenegrino sostiene Mauro Icardi, alle cento presenze in nerazzurro.
(4-4-2) Handanovic; D'Ambrosio, Murillo, Juan Jesus, Telles; Biabiany, Melo, Brozovic, Perisic; Jovetic, Icardi.
Partita veloce in avvio, il campo bagnato del Matusa rende le sortite offensive più ficcanti, con i giocatori in campo che devono sfoggiare il proprio atletismo per mantenere o conquistare il possesso di palla. Dopo qualche lancio lungo tentato dalle retrovie ciociare per il puntero solitario Ciofani, la prima vera occasione dell'incontro nasce dal piede di Alex Telles. Infilatosi nel cuore dell'area di rigore dopo uno scambio con Perisic, il brasiliano impensierisce la difesa avversaria con un tiro-cross deviato che termina poco a lato. Pochi minuti dopo, assist sontuoso di Stevan Jovetic per la corsa di Biabiany in area, l'esterno di Mancini però non centra lo specchio di porta calciando fuori. L'uomo in più, il trascinatore dell'undici di Stellone si chiama Daniel Ciofani: è lui che prova a creare scompiglio tra le maglie avversarie con conclusioni improvvise e lavoro sporco nella protezione del pallone. Dall'altra parte, Ivan Perisic sfrutta la sua qualità più spiccata, ovvero la velocità con la sfera palla al piede: progressione intorno al 22', Rosi saltato netto e cross basso in mezzo che Leali non controlla, decisivo Ajeti con la protezione su Jovetic che era in agguato alle spalle. La risposta della controparte non si fa attendere ed è targata Frara: conclusione dal limite del centrocampista che sfiora il legno alla destra di Handanovic. Chance monumentale per i nerazzurri al 38': sul tracciante di Biabiany che taglia l'area di rigore si avventa Perisic, il croato si distende in scivolata ma finalizza sfortunatamente fuori. Poco altro succede fino al termine della prima frazione: 0-0 al riposo.
Ripresa che si articola sulla falsa riga del primo tempo con il Frosinone stretto nei suoi uomini e l'Inter che prova a cucire il gioco manovrando palla sugli esterni. L'occasione, la prima della seconda frazione, capita ai padroni di casa al minuto cinquantacinque: cross dalla destra, svetta su tutti Blanchard che prende il tempo e incorna, la sfera finisce di un soffio fuori. Una manciata di minuti e la squadra di Mancini, a fatica risponde con la bordata dal limite di Jovetic: Leali blocca in presa il pallone insidioso. Botta e risposta, sul fronte opposto chance colossale per il Frosinone: cross dal versante sinistro di Kragl, colpo di testa di Paganini che impatta e centra clamorosamente il palo. Al 66' tenta la giocata ad effetto Ivan Perisic, concludendo al volo un suggerimento dall'esterno: pallone largo dallo specchio. Vantaggio sfiorato dai ragazzi di Stellone al 72' con la splendida punizione di Pavlovic che estrae dal cilindro un tiro ad effetto che si stampa sull'incrocio dei pali: sulla ribattuta in area, si salva in qualche modo la difesa. 'Goal sbagliato, goal subito', il famoso detto si materializza qualche secondo dopo con la rete sblocca-partita di Mauro Icardi. Contropiede condotto da Jovetic, apertura sulla sinistra per Perisic, il croato pennella in mezzo per l'argentino che spizza e sigla il vantaggio nerazzurro. Il raddoppio è sfiorato dal compagno di reparto, Jovetic, che con un tiro a giro manda di poco alto sopra l'incrocio. Il Frosinone, nel finale, perde la testa e Blanchard si fa espellere per un brutto fallo sul numero 10 nerazzurro, lasciando la propria squadra in dieci uomini. I padroni di casa, ci provano comunque con il cuore ed è il trascinatore Ciofani a sfiorare il clamoroso pareggio con una mezza girata che impegna Handanovic. Nel finale, ancora qualche brivido per gli ospiti ma la formazione di casa non riesce a trovare la rete del pareggio: termina 0-1 il match del Matusa.